Scopri come si fa a riconoscere i funghi commestibili da quelli nocivi per la nostra salute, le regole da tenere a mente e i consigli degli esperti.
Esistono oltre 5000 varietà di funghi sul territorio italiano, alcuni sono velenosi e dunque non devono assolutamente essere ingeriti, per questa ragione è fondamentale saperli riconoscere e di evitare di ingerirli se non si è in grado di distinguerli o se si hanno dei dubbi. I funghi sono tipici dell’autunno, tuttavia a seconda delle varietà, possiamo reperirli anche in altri mesi dell’anno. Tra i più noti ricordiamo i funghi porcini, gli champignon e i chiodini, per raccogliere i funghi, bisogna essere preparati, sia per la raccolta in sé, portano degli strumenti utili e sapendo come agire, sia per la selezione.
Funghi, varietà e caratteristiche
Come abbiamo detto, esistono molte varietà di funghi tra cui gli champignon, i porcini, i pioppini, i finferli, il fistulina hepatica e gli orecchioni, che si trovano prevalentemente su ceppi o tronchi e sono conosciuti per le loro caratteristiche medicali, hanno proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, aumentano le difese immunitarie. Per raccogliere i funghi è necessario tenere a mente tutti gli errori da non fare.
Si consiglia di afferrarli dal basso usando entrambe le mani, con una delle due bisognerà esercitare una torsione e far ruotare delicatamente la base del fungo esercitando nello stesso momento una torzione verso l’alto. Con l’altra mano bisognerà tener fermo il terreno sottostante. Si consiglia di procedere con cautela per non rovinare il micelio, la parte nascosta del fungo.
Una volta raccolti bisognerà riporli in un cestino di vimini, così facendo potranno respirare senza che il processo di maturazione venga alterato. Si consiglia di mettere i funghi a testa in giù, in questo modo eventuali larve presenti nel fungo che si trovano prevalentemente nel piede del gambo, si espanderanno verso l’alto. I sacchetti di plastica vanno assolutamente evitati, in quanto questo materiale fa deteriorare rapidamente il fungo.
Funghi, attenzione a quelli velenosi
Tra i funghi velenosi, ricordiamo il porcino malefico, l’amanita muscaria, l’amanita falloide e la russula emetica. Questi sono solo i più comuni, la lista tuttavia è molto più lunga. I funghi velenosi, sono pericolosi in quanto contengono delle tossine che possono causare diversi sintomi tra cui, allucinazioni, debolezza muscolare, battito alterato, nausea, vomito, crampi allo stomaco, diarrea, insufficienza epatica e nei casi più gravi anche la morte, che può avvenire nell’arco di 48 ore.
La maggior parte dei funghi velenosi, ha un aspetto molto affascinante, l’amanita muscaria ad esempio ha un bellissimo cappello rosso, cosparso di puntini bianchi. Se ingerito ha degli effetti tossici soprattutto sul sistema nervoso, a seconda della quantità ingerita, si possono riscontrare tachicardia, agitazione, allucinazioni e stati di delirio. L’Amanita Phalloides, è un fungo letale anche se ingerito in piccole quantità, oltre ad essere velenoso e riesce a mimetizzarsi molto bene, riuscendo somigliare ad altri funghi commestibili. La Colombina Rossa, provoca vomito e diarrea, il suo cappello è ampio, rosso e piatto.