La California vuole spingere le utilities locali a investire maggiori sforzi nel campo delle energie rinnovabili. Lo Stato dell’Unione ha infatti previsto una nuova legge che costringerà tali compagnie private a produrre almeno un terzo della propria energia da fonti rinnovabili entro il 2020, in un’ottica di miglioramento dell’impatto energetico sull’ambiente della nazione.
Si tratta, a ben vedere, di un inasprimento piuttosto netto degli obiettivi precedentemente fissati per le tre utilities private dello Stato – la Pacific Gas & Electric, la Southern California Edison e la San Diego Gas & Electric – che stando alle scorse intese avrebbero dovuto produrre circa il 20% della propria energia da fonti rinnovabili entro la fine del decennio in corso.
Il nuovo obiettivo non sembra tuttavia irragiungibile. Anzi, le compagnie sopra ricordate hanno già conseguito quasi il 18% della propria energia da fonti rinnovabili alla fine del 2010, e la strada per una ulteriore accellerazione nel comparto sembra tracciata con discreta definizione.
Stringere un accordo di questa tipologia con le più importanti utilities nazionali, sulla base di trattative pregresse, può essere un buon metodo per indirizzare sostanzialmente le politiche energetiche dei principali attori del settore.
Vedremo se tale esempio troverà applicazione concreta e diffusa anche da noi…
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