Ambiente: California insegna la civiltà ecologica

[galleria id=”587″]Lunedì si terrà a Copenhagen, la Conferenza Mondiale sul Clima (alla quale parteciperanno i maggiori leader mondiali). Intanto, la torrida California prova a dare lezioni di vita, e lo fa con un movimento denominato “Cool Roofs” che gioca sul significato ambiguo “tetti freschi-tetti alla moda”. Ad esempio, nella capitale californiana la famiglia Waldrep (che di questo gruppo fa parte) ridipinge le pareti esterne della propria abitazione con una innovativa vernice bianca capace di assorbire meno calore. Così facendo queste persone hanno tagliato del 20% i consumi di elettricità per l’aria condizionata. Ma questo è solo un piccolo tassello di una grande filosofia ambientale.

Art Rosenfeld, scienziato ambientale 83enne nonchè guru indiscusso dei risparmi energetici in California, sostiene che “Se il mondo intero seguisse l’esempio californiano, in 20 anni ridurremmo le emissioni di CO2 di 24 miliardi di tonnellate cubiche, l’equivalente di tutta l’anidride carbonica rilasciata nell’atmosfera nel 2008“. dello stesso parere è Noel Perry, osservatore: “Siamo il modello per il resto del paese: per ogni dollaro di Pil prodotto in California, generiamo metà CO2 rispetto alla media degli Stati Uniti“.
 
Un’autorevole indagine del New Scientist, condanna inoltre “cinque eco-crimini che commettiamo ogni giorno” ai danni dell’ambiente, ovvero: consumare caffè (sei tazzine al giorno, in un anno, generano 175 kg di CO2); consumare carta igienica non riciclata (usare carta riciclata al 100% riduce di 30 litri il consumo di acqua e di 3 kilowattora quello di elettricità); la moda usa-e-getta (genera tonnellate e tonnellate di rifiuti); utilizzare troppo spesso la lavatrice (4-5 lavatrici a settimana creano più di mezza tonnellata di CO2); gli avanzi dei cibi che finiscono nella spazzatura.
 
Immagini tratte da:
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