Auto, arriva l’accordo sui carburanti sintetici: di cosa si tratta

La Germania e l’Unione Europea hanno raggiunto un accordo sugli e-fuels, i carburanti sintetici a basso impatto ambientale.

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Carburanti (Foto da Canva) – Ecoo.it

L’intesa è stata raggiunta tra la Commissione Europea e la Germania che consentirà anche dopo il 2035 che i motori termici possono continuare ad essere venduti, a quale condizione? A patto di utilizzare carburanti sintetici a impatto zero anziché quelli tradizionali. La produzione, al momento, risulta avere un prezzo eccessivo.

Una notizia che aprirebbe la strada alla decisione definitiva della norma che ha come obiettivo quello di bloccare la vendite di auto a benzina dal 2035. L’Italia aveva cominciato a portare avanti a Bruxelles l’idea di aggiungere agli e-fuels anche i biocarburanti tra i combustili che potevano essere utilizzati dai motori dal 2035. Questi e-fuel hanno l’obiettivo, nel 2026 circa, di alimentare i monoposto della formula 1.

Ma da dove provengono gli e-fuel?

Partiamo con il dire che il nome completo dei carburanti sintetici è: electrofuels, ma proviamo a capire come vengono prodotti. Gli e-fuel vengono prodotti tramite un processo di elettrolisi dell’acqua, che viene eseguito solo ed esclusivamente utilizzando energia che proviene da fonti rinnovabili, con il fine di ottenere idrogeno. Ciò che viene prodotto, in seguito, viene mescolato con il CO2 che viene catturato dall’aria.

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Carburante (Foto da Canva) – Ecoo.it

Tutto ciò consentirà di realizzare un combustile liquido adatto e pronto per essere bruciato dentro i motori a scoppio e può essere distribuito a tutti i clienti grazie alle infrastrutture presenti. Il consumo di e-fuels produce CO2, ma per quanto riguarda la neutralità climatica, viene bilanciato da quello che deve essere catturato e usato per la loro produzione.

Gli studi

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Carburante (Foto da Canva) – Ecoo.it

Diversi studi hanno dimostrato che gli electrofuels permettono di eliminare le emissioni di particolato. Di cosa si tratta? Di inquinanti capaci di avvelenare l’aria di tantissime città.

Per ottenere un litro di questo carburante bisogna avere a disposizione circa due litri di acqua, dunque, al momento la pratica di produzione risulta essere non solo limitata, ma anche molto costosa.

Gli studi tecnici effettuati hanno dimostrato che il costo finale si aggirerebbe intorno più o meno ai dieci euro. Un problema, questo che potrebbe essere risolto grazie a quelle che vengono definite economie di scala.

Per il numero dell’Audi (gruppo Volkswagen), Markus Duesmann, i carburanti sintetici, non sono indicati a giocare nel medio termine, un ruolo di spessore nel settore delle più vendute. Secondo, invece, altri esperti per il loro costo eccessivo verranno impiegati al massimo per vetture di lusso.