Area C a Roma, anche la capitale verso la congestion charge

area c roma bike sharing prorogaArriva la proposta di Area C anche per Roma, mentre intanto si attende una definizione per il servizio di bike sharing, per il quale è stata prorogata la scadenza del bando. È stato il Coordinamento di Traffico a mobilitarsi per fare la proposta della zona a traffico limitato anche nella capitale, sul modello di quanto è stato fatto a Milano. Già la questione ha aperto parecchie polemiche, visto che ci sono pareri molto contrastanti fra chi è favorevole ad un provvedimento del genere e chi invece si dichiara totalmente contrario. Una cosa è certa: si deve in qualche modo rimediare all’inquinamento ambientale di Roma, che sta causando parecchi danni.

Basti pensare al fatto che alcuni pezzi del Colosseo stanno cadendo anche a causa del traffico intenso. Gli esponenti del Coordinamento di Traffico hanno dichiarato: “Vogliamo che Roma segua l’esempio di Milano, che finalmente riconosca il suo centro come una preziosità che deve essere tutelata, e non violentata quotidianamente da auto e bus turistici, e torni ad essere un luogo all’altezza di ciò che è stato fino all’avvento della motorizzazione di massa. Ha iniziato Londra, hanno seguito altre capitali, ha iniziato Milano, serve che Roma si svegli.
Intanto per il bike sharing tutto è stato rimandato al 15 febbraio. Si tratta di trovare un nuovo gestore per il servizio della condivisione delle biciclette in nome di una mobilità sostenibile. Le motivazioni della proroga sarebbero da rintracciare nel fatto che molte aziende hanno chiesto un lasso di tempo lungo per potersi organizzare meglio sulla situazione.
In molti sperano nel rilancio del servizio, che oggi sta vivendo una situazione di stabilità. Soprattutto si attende la possibilità di avere a che fare con nuove modalità di utilizzo che rendano più agevole il poter usufruire del servizio stesso.
Per il momento il tutto prevede l’iscrizione in una delle biglietterie Atac, l’acquisto a 10 euro di una smartcard e di ricariche successive libere. Si pagano 50 centesimi ogni mezz’ora, per un massimo di 24 ore consecutive.
Nonostante si sia tentato nel corso del tempo di lanciare il servizio, non poche sono state le difficoltà, soprattutto quelle che hanno riguardato la gestione. Il risultato è che oggi si hanno a disposizione poche biciclette, quelle che ci sono solo malridotte e le varie stazioni sono distribuite non in maniera funzionale.