Vuvuzela sudafricana causa inquinamento acustico?

[galleria id=”877″]Questo inizio dei Mondiali di calcio 2010 è stato caratterizzato da una buonissima qualità delle partite disputate fino ad ora. Ma qualcuno ritiene che anche lo strumento simbolo dei tifosi sudafricani, la vuvuzela, stia decisamente contrassegnando questa edizione della Coppa del Mondo come la più rumorosa in assoluto. Tanto da provocare un vero e proprio inquinamento acustico… Mondiale! A molti sta dando veramente fastidio questo strumento folkloristico del Sud Africa, e così la ribellione è nata persino sul web, dove è stato creato un sito internet per raccogliere delle firme ed avviare il “ban” della vuvuzela.

Al grido di “Bafana Bafana” questo pubblico sudafricano si sta distinguendo per il calore e la gioia del suo tifo. E per il rumore infernale che provoca lo strumento simbolo di questo popolo, chiamato vuvuzela. Il suono di questo strumento, simile al ronzìo di un calabrone, è di 127 decibel, quando la soglia di tolleranza è fissata dall’OMS in 60 decibel diurni e 50 decibel notturni. Decisamente al di sopra del livello massimo, per cui, definibile fonte di inquinamento acustico. E ce ne siamo accorti!
 
Ed è così che è partita la “rivolta” pacifica nei confronti di questo strumento (per fortuna, almeno qui non si parla di aggressioni e feriti). La FIFA, nella figura del suo presidente Sepp Blatter, ha però fatto sapere di essere dalla parte dei sudafricani “Ho sempre detto che l’Africa ha un differente ritmo, un diverso suono. Non vedo perché bandire una tradizione. Vorreste che qualcuno bandisse le vostre?“. Va bene tutto, però, seguire senza distrazioni una partita avendo come sottofondo un continuo brusìo non è esattamente piacevole! Voi cosa ne pensate?
 
Immagini tratte da:
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blat.co.za
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