La Jaguar I-Pace è la prima auto elettrica di Google per Street View

La prima auto elettrica di Google è la Jaguar I-Pace e aggiornerà le immagini di Street View a Dublino, monitorando anche la qualità dell’aria.

L’annuncio segna la nascita di una nuova collaborazione tra Google e Jaguar Land Rover. La I-Pace è stata modificata per ospitare tutti i sensori e le telecamere necessarie per mappare le strade del mondo. La prima Google Car elettrica entrerà in servizio per la prima volta a Dublino, in Irlanda.

La macchina non aggiornerà solo le immagini di Street View: è dotata di alcuni sensori per monitorare la qualità dell’aria, in modo da poter elaborare e diffondere anche questa informazione. I dati saranno condivisi con l’amministrazione comunale di Dublino.

Non è la prima volta che le strade di Google e quelle di Jaguar si incrociano, l’I-Pace è stata scelta anche da Waymo, la sussidiaria di Google che si occupa di sviluppare le tecnologie per la guida autonoma.

L’auto elettrica di Google rileverà l’inquinamento dell’aria

La Jaguar effettuerà il rilevamento dati per i prossimi 12 mesi nel traffico di Dublino. I partner della ricerca scientifica di Google li analizzeranno e realizzeranno la mappatura dell’inquinamento dell’aria a livello stradale.

Jaguar-I-Pace elettrica Google
Foto Google

Visto il suo focus sulla qualità dell’aria, la I-Pace offre ai suoi passeggeri la ionizzazione dell’aria in cabina e il filtraggio del particolato PM2.5, per il benessere e la salute degli occupanti. Commentando l’iniziativa Elena Allen, Project Manager for Business Development di Jaguar Land Rover spiega come “questo progetto è in linea con il nostro percorso di priorità all’elettrico ed emissioni di CO2 zero per il 2039. Partnership come questa costituiscono un modo per raggiungere i nostri obiettivi di sostenibilità, e di avere un impatto positivo sulla società.”

Google collabora con il Comune di Dublino nell’ambito del suo programma Environmental Insights Explorer sulla qualità dell’aria, che mappa la qualità dell’aria a livello iperlocale cosicché le città possano intraprendere le azioni più opportune a salvaguardia della salute e del clima.