L'associazione per l'ambiente contro la produzione di energia da fonti inquinanti

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Contro il carbone ci vuole una moratoria. È questa la posizione di Legambiente, una delle più importanti associazioni per l’ambiente che da sempre combatte con la produzione di energia da fonti inquinanti: se in Puglia il futuro è nelle energie rinnovabili a tal punto che si punta a raggiungere un 30% di fabbisogno energetico soddisfatto da fonti alternative, perché non si può fare altrettanto nel resto del paese?

La proposta dell’associazione che da sempre lotta per una migliore tutela ambientale è quella di un modello di sviluppo sostenibile basato appunto sull’energia pulita. Ma come riuscirci? Legambiente ha le idee chiare e mette sul tavolo proposte concrete, come lo stop a nuovi impianti dal forte impatto ambientale e lo smantellamento delle centrali che più di altre contribuiscono ad alimentare l’effetto serra. La questione del riscaldamento globale e dei rapidi cambiamenti climatici, infatti, non è una cosa lontana dalla vita di noi cittadini, una questione che si può discutere solo ad una conferenza dell’Onu a Durban. In ballo c’è il mondo che vogliamo per noi stessi, per i nostri figli e per i nostri nipoti, in ballo c’è la nostra salute e la salute dell’intero Pianeta Terra, degli animali e delle piante che lo popolano. Vogliamo davvero far finta che tutto ciò non sia affare nostro, che noi nel nostro piccolo non possiamo fare niente?  
I disastri ambientali del nostro Paese ce l’hanno chiaramente dimostrato: uno sviluppo della produzione industriale e del sistema edilizia in Italia così poco lungimiranti e senza un piano di tutela ambientale portano solo distruzione e morte. Non ci serve andare lontano per capirlo e se c’è chi pensa che questo non sia correlato a come produciamo energia e a che genere di emissioni rilasciamo nell’aria, beh, quel qualcuno si sbaglia. Di grosso.