Influenza H1N1, mutazione del virus e vaccino

[galleria id=”525″]L’allarme parte dalla lontana Norvegia: sono stati registrati tre casi di mutazione del virus H1N1 (responsabile dell’influenza A, altrimenti nota come “influenza suina“), due dei quali fatali. Altro caso sospetto si è verificato nel Galles. Cerchiamo di capire meglio la vicenda.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato questo (potenziale) terribile annuncio. Infatti, sebbene i casi norvegesi siano ad oggi isolati, in Gran Bretagna è stato appunto riscontrato -anche se non diffuso in forma ufficiale- che un paziente affetto da virus H1N1 respinga gli effetti del tamiflu. La stessa Oms tiene a precisare che possibili casi sono stati riscontrati anche in altri Paesi extra-europei come Brasile, Messico, Giappone e Stati Uniti, senza alcuna dimostrazione di contagi e/o decessi.
 
La mutazione, fanno sapere, è associata alle polmoniti, ma va studiata più a fondo per carpire maggiori informazioni. L’Oms tiene inoltre a precisare che questa mutazione dell’agente patogeno è sensibile ai farmaci antivirali. Ma va capito se il vaccino funziona anche in questo nuovo caso. Gli esperti del campo scientifico sostengono che le mutazioni del virus devono essere tenute sotto stretto controllo, finchè queste non trasformeranno l’agente patogeno in un virus totalmente diverso.
 
Mentre le mutazioni sono in fase di controllo, gli unici dati certi al 100% è che l’influenza A H1N1 sta diffondendosi in maniera costante ovunque. Nel mondo, 206 Paesi sono stati colpiti dal virus e quasi 7.000 persone sono morte. Eppure, noi europei non abbiamo raggiunto l’apice, che verrà invece registrato in pieno inverno. Intanto, sono state distribuite in Europa circa 80 milioni di dosi di vaccino (che a causa della presenza di Squalene ha destato dubbi e polemiche) e già 65 milioni di persone sono state sottoposte a vaccinazioni.
 
Immagini tratte da:
romagnaoggi.it
temporeale.libero.it