Il fair trade ora interessa anche i produttori agricoli del Nord: la colpa è della crisi

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Il fair trade aumenta il suo raggio d’azione, coinvolgendo anche i produttori agricoli del Nord del mondo. La crisi e il relativo tracollo dei prezzi influenza l’intero comparto: la soluzione paventata è quella di coinvolgere anche gli agricoltori del Nord nel commercio solidale.

La ricetta del commercio equo si basa sul concetto di agricoltura biologica, affinché ognuno possa apportare nel circuito i prodotti agricoli più affini al proprio territorio, migliorando e incrementando il sistema equo solidale. Affinché ciò sia possibile e vengano coinvolti i produttori del Nord, la selezione deve avvenire con gli stessi criteri con cui vengono scelti quelli del Sud del Mondo, oltre al fatto devono essere commercializzati solo prodotti effettivamente legati alle coltivazioni locali. Il consumo equosolidale è un passo concreto verso un mondo che punta sempre più verso l’ecosostenibilità e, a causa della forte crisi economica globale, ora può vedere anche il pieno coinvolgimento dei produttori del Nord.