Energie rinnovabili: l'eolico è sufficiente per il fabbisogno mondiale

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Le energie rinnovabili rappresentano una grande opportunità in termini di sostenibilità ambientale. In particolare il fotovoltaico consente di mettere in atto grandi opportunità e si è fatto molto affidamento per questo sull’energia solare, ma nemmeno l’eolico sembra essere da meno. Secondo quanto è stato sostenuto da uno studio americano, i cui risultati sono stati pubblicati su “Nature Climate Change”, l’energia eolica sarebbe in grado di coprire il fabbisogno energetico mondiale, se consideriamo gli attuali livelli di produzione di energia, che sono pari a 18 TW.

Gli esperti hanno messo in evidenza che l’incremento dello sfruttamento dell’energia eolica dipende più che altro dalla volontà politica ed economica dei vari Paesi nel mondo, non dimenticando comunque i limiti geofisici esistenti nell’ambito della questione. Evidentemente non si è fatto abbastanza per riuscire a sfruttare al massimo tutto il potenziale dell’eolico.
Basti pensare che solamente gli impianti eolici a terra riescono a produrre una quantità di energia pulita, che corrisponde a più di venti volte a quella necessaria a soddisfare il fabbisogno mondiale di energia. Un vero record, che potrebbe salire anche di 100 volte, se prendiamo in considerazione l’energia green prodotta mediate il ricorso alle turbine sospese.
Gli autori dello studio dell’energia eolica mettono comunque in evidenza che ci potrebbero essere delle rilevanti conseguenze climatiche. Gli impianti eolici determinano una diminuzione dell’intensità dei venti, alterando la circolazione atmosferica e le piogge.
E’ importante sfruttare le energie rinnovabili, ma allo stesso tempo è essenziale rispettare gli equilibri naturali.
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Realizzata la prima stazione di ricarica per veicoli
È stata realizzata a Barcellona, nei pressi del quartier generale di Cespa, la filiale di servizi ambientali di Ferrovial Servicios, la prima stazione di ricarica a energia eolica per mezzi di trasporto elettrico: automobili, scooter elettrici e camionette. La Sanya Skypump, questo il nome del progetto ecosostenibile, sfrutta un sistema di pale eoliche per la produzione di energia. È solo la prima di una serie di installazioni che presto vedranno la loro realizzazione in America e in Australia, nei centri commerciali e nelle università. Sono diverse, infatti, le aziende che vorrebbero abbracciare un sistema eco-friendly utilizzando il sistema eolico.
Realizzato per il settore commerciale e pubblico il Sanya Skypump è un sistema che unisce la capacità di produrre energia di una turbina eolica di 4 k alla capacità di ricaricare una colonnina all’interno di un’unita che gestisce una serie di sistemi elettrici.
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Foto di Filip
Le pale causano un aumento delle temperature notturne
Gli impianti eolici possono contribuire ad aumentare le temperature notturne. In generale si avrebbe un innalzamento delle temperature pari a 0,72 gradi. Questo processo si verifica perché le pale eoliche mandano l’aria calda verso il terreno. A sostenere questa ipotesi è una ricerca dell’University of Albany di New York. Gli esperti hanno studiato l’impatto degli impianti eolici sul clima, prendendo in considerazione alcuni impianti del Texas nel corso degli ultimi dieci anni e facendo ricorso a dati satellitari.
A cura di Gianluca Rini
Proprio per questo gli scienziati hanno sottolineato la necessità di riuscire a produrre energia pulita attraverso le centrali eoliche, facendo attenzione a non produrre danni nel corso del tempo. Se si vuole pensare alla sostenibilità ambientale, si deve farlo da ogni punto di vista.
Non ci si può accontentare di avere a disposizione ecoenergie, senza considerare gli effetti che il processo di produzione di queste può determinare in termini di impatto ambientale. Gli esperti dell’Università di New York hanno registrato le temperature del terreno sulla scia di diversi intervalli e poi hanno confrontato i dati ottenuti con quelli che si riferiscono ad aree dove non ci sono pale eoliche.
Nel Texas, nella zona soggetta allo studio, le pale eoliche nel corso degli anni sono cresciute in maniera esponenziale. Si è passati dalle 111 del 2003 alle 2.358 del 2011. Attraverso l’analisi dei dati ottenuti dalla misurazione delle temperature, è stato riscontrato che le temperature risultavano più alte di notte.
Ecco che cosa hanno spiegato gli studiosi: “L’effetto è dovuto alla debole turbolenza provocata dalle pale. Appena tramonta il sole, la terra si raffredda rapidamente, rilasciando una coltre di aria fredda che le pale eoliche mescolano all’aria calda in alto, rimandando il flusso in basso e innalzando le temperature“.
Pale più grandi per abbattere i costi
Come abbattere i costi dell’energia eolica? Secondo l’ETI, l’Energy Technologies Institute, la soluzione sarebbe quella di installare delle pale eoliche di maggiori dimensioni, al fine di comprimere l’onerosità dei costi per singolo impianto, e migliorare pertanto l’efficienza energetica delle unità di sfruttamento della forza del vento, specialmente per quanto concerne gli impianti offshore.
L’ETI ha infatti condotto uno studio, all’interno del proprio progetto Helm Wind, rivelando che il modo più immediato per allineare l’efficienza energetica degli impianti offshore a quelli su terra sarebbe proprio quella di allargare le dimensioni delle pale eoliche. Una soluzione di relativo facile utilizzo, che porterebbe il costo dell’energia prodotta offshore su livelli più competitivi.
 
Secondo lo studio, incrementare le dimensioni delle pale eoliche, allargando le stesse, sarebbe non solo possibile, ma auspicabile per ottenere un miglioramento dell’efficienza energetica pari fino al 30% rispetto ai livelli attualmente conosciuti.
 
Il progetto Helm Wind, al quale hanno collaborato partner di primaria importanza come Rolls Royce, BP e l’Università di Strathclyde, ritiene di poter giungere nel breve termine al risparmio di circa il 25% dei costi di produzione dell’energia eolica offshore, con una flessione di quasi il 50% dei costi operativi.