Una delle più grandi tempeste invernali dal 1950 sta interessando 30 stati degli USA. La bufera è iniziata ieri con neve, nevischio, pioggia e ondate di gelo. Per monitorare questa situazione climatica, la NASA ha messo in funzione dei satelliti che sono in grado di raccogliere dati sulla tempesta, che si estende dal Texas e le Montagne Rocciose agli stati del New England. Questi satelliti studiano tramite gli infrarossi e le microonde tutti gli agglomerati nuvolosi, le precipitazioni, le temperature e la portata. Un sistema di monitoraggio capace di imprimere delle immagini ogni 15 secondi, utili ai fini di studiare i movimenti della tempesta.
Questo inverno per noi italiani è stato particolarmente pungente e ha creato diversi disagi. Ma se pensiamo al grande freddo che sta attraversando gli Stati Uniti d’America, possiamo ritenerci quasi fortunati. Anche se vogliamo considerare l’estenzione di questa cappa di aria ghiacciata, che si estende per migliaia di chilometri.
Grazie a questo sistema di monitoraggio ambientale, la NASA sta facendo molto per aiutare la federazione di Stati a tenere sotto controllo l’emergenza freddo. Staremo a vedere se questo monitoraggio NASA servirà a prevenire potenziali disagi.
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