Rispetto agli altri Paesi europei siamo piuttosto indietro su questo fronte, considerando anche il numero delle cave abusive. Legambiente insiste sul ripristino di un controllo della questione. Ecco che cosa ha detto Edoardo Zanchini, responsabile Urbanistica di Legambiente:
“Dopo 85 anni serve finalmente una riforma del settore che ripristini regole, controlli e sanzioni e che adegui i vergognosi canoni, visto l’impatto che le cave hanno sui territori. Un ritorno alla legalità che vale in particolare nelle Regioni del Mezzogiorno dove l’attività di cava è assurdamente gratuita e dove il peso delle Ecomafie nell’intero ciclo del cemento è decisamente inquietante”.
Il Rapporto Cave di Legambiente parla chiaro e rimediare al problema è importante, soprattutto puntando sull’innovazione, in modo che l’attività estrattiva ecocompatibile possa configurarsi come un punto di svolta della green economy.
Allo stesso tempo si dovrebbe intervenire a livello normativo, stabilendo regole innovative e prestando maggiore attenzione alla materia, in vista della conservazione dell’ambiente.
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