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Riciclo della plastica: giardino verticale con le bottiglie recuperate

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Il riciclo della plastica può dare vita a delle idee davvero originali. Si tratta in effetti di un’ottima opportunità per salvaguardare l’ambiente. Fra le idee particolari che nel mondo vengono realizzate proprio attraverso il riciclaggio della plastica, colpisce quella che porta il nome di pet-tree. Si tratta di un efficiente sistema di coltivazione verticale, che sfrutta il riutilizzo delle bottiglie di plastica di cinque litri, in modo da creare un giardino che utilizza lo spazio verticale. I vantaggi sono due: da un lato si ha una migliore ottimizzazione dello spazio a nostra disposizione, dall’altro si contribuisce alla sostenibilità ambientale.

E’ proprio ciò che ci vuole anche per avere un giardino sul balcone o sul terrazzo di casa, anche in città, dove gli spazi dedicati alla natura non sono molto estesi. Questo progetto è stato creato da un’azienda turca e ha anche l’obiettivo di ridurre la quantità di acqua impiegata per la coltivazione.
Infatti la plastica delle bottiglie forma una struttura a più livelli, che si rivela molto adatta a coltivare in maniera completamente ecologica. Pet-tree consente di coltivare un po’ di tutto, puntando essenzialmente sul minimo consumo delle risorse idriche ed evitando così ogni tipo di spreco.
E’ stato pensato in maniera specifica per le coltivazioni industriali, ma si tratta di un sistema che tutti noi possiamo usare anche a casa nostra. L’acqua in eccesso viene raccolta nelle bottiglie di pet, che si trovano al livello più basso della struttura e così si può riutilizzare l’acqua, dando una mano concreta alla conservazione delle risorse naturali.

Il riciclo della plastica è fondamentale per contribuire alla salvaguardia dell’ambiente. Bisogna infatti tenere presente che la plastica è uno dei materiali maggiormente responsabili dell’inquinamento ambientale. Se vogliamo contare su un futuro più green, dobbiamo puntare proprio sul recupero della plastica, per poi poter impiegare questo materiale in altri usi. E’ questo il caso di un’idea molto originale, che è stata realizzata da un marchio svedese: è stato creato un aspirapolvere, utilizzando la plastica recuperata dal mare. Il progetto si chiama “Vac from the sea“.
Si tratta quindi della realizzazione di elettrodomestici ecosostenibili, che attualmente rappresentano il 70% delle vendite dell’azienda. L’obiettivo è comunque quello di incrementare nel tempo la messa a punto di questi prodotti green, in modo da arrivare al 100% delle vendite.
Ma come viene effettuata la raccolta dei rifiuti, per poter procedere alla realizzazione di questi elettrodomestici ecocompatibili? Le modalità utilizzate a questo proposito sono differenti e si distinguono a seconda che vengano effettuate delle immersioni subacquee o in base al recupero diretto della plastica che affiora sulla superficie del mare.
Tutto ciò garantisce degli enormi vantaggi in termini di sostenibilità ambientale. Innanzi tutto viene svolta un’operazione di pulizia delle acque del mare e gli esperti spiegano che, producendo in questo modo un aspirapolvere, attraverso il ricorso alla plastica riciclata, si risparmiano fino a 80 litri di acqua, in tutto il processo che parte dall’estrazione del petrolio, per arrivare alla produzione del materiale plastico.
Si ha anche un notevole risparmio energetico, perché si riesce, attraverso il ricorso al riciclaggio della plastica, a ridurre l’energia utilizzata per circa l’80-90%.
Considerando tutti questi dati, ci si accorge come il riciclo della plastica sia in grado di portare numerosi vantaggi, di cui può beneficiare l’intera collettività.
In effetti non dobbiamo dimenticare che spesso i nostri consumi sono insostenibili per la Terra. E’ necessario quindi che sia le aziende che i consumatori si adeguino a strategie di rispetto dell’ambiente, nell’ambito delle quali sicuramente il riciclo dei materiali occupa un ruolo di primo piano. Chissà se in un prossimo futuro si potranno realizzare altri tipi di elettrodomestici in questo modo.

Gianluca Rini

Gianluca Rini è stato collaboratore di Ecoo dal 2010 al 2019, occupandosi di alimentazione sana, riciclo creativo ed ecologia.

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