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Ramadan, i musulmani lo desiderano plastic free

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Il Ramadan quest’anno fa rima con plastic free: ecco l’iniziativa che è partita dal Regno Unito, vediamo di cosa si tratta.

Ramadan plastic free moschee
Moschea (Foto da Canva) – Ecoo.it

È partito il Ramadan per l’anno 2023 e quest’anno diventa anche ecosostenibile, tutto è partito dal Regno Unito e proprio da lì è partita una campagna per abbandonare per sempre le bottigliette di plastica, ma anche alle posate in plastica nelle moschee. Questo il messaggio dei musulmani che vuole proteggere il nostro ambiente.

Il Ramadan è l’occasione adatta per dire no alla plastica, la campagna che si scaglia contro i rifiuti e che ha voglia di proteggere il nostro pianeta. Purtroppo la condizione in cui versa l’ambiente non è ottimale, salvaguardarlo è un fatto che riguarda tutti.

Il Ramadan e l’iniziativa

Alla fine del digiuno che va dall’alba fino al tramonto, sono tanti i musulmani che si ritrovano all’interno di moschee e decidono di cenare insieme. Purtroppo, però, capita in questa occasione di ritrovarsi ad utilizzare piatti e posate usa e getta e molte bottigliette d’acqua.

Bottiglie (Foto da Canva) – Ecoo.it

Ed ecco che proprio qui è arrivata l’idea del Bristol Muslim Strategic Leadership Group e il Muslim Council of Britain che sta invitando i fedeli a partecipare a questa iniziativa chiamata: Projects Against Plastic (PAP). L’iniziativa lanciata sui social attraverso l’hashtag #PlasticFreeRamadan.

Nel periodo del Ramadan nel Regno Unito all’interno delle moschee viene prodotto una tonnellata di rifiuti più o meno. Hanno preso parte all’iniziativa diverse comunità islamiche presenti in Italia, riporta Greenme.it, fra queste il Centro culturale islamico di Saronno (Varese), sui social gli stessi hanno riportato alcune parole che dicono questo Ramadan scegli di essere eco-friendly e porta con te la tua borraccia in moschea.

Spieghiamo il Ramadan

Moschea (Foto da Canva) – Ecoo.it

È cominciato il 23 marzo e si concluderà il 22 aprile, questo viene considerato il periodo sacro per tutti gli islamici. Il nome arriva dal nono mese dell’anno nel calendario lunare musulmano. Si tratterrebbe, secondo la tradizione, di un mese particolare, ovvero quello in cui Maometto aveva ricevuto la rivelazione del Corano.

È considerato il mese del digiuno, meditazione, preghiera. I musulmani praticanti sani e adulti devono rispettarlo. Chi lo fa non può toccare cibo, bere, fumare e non può avere rapporti sessuali, dall’alba fino al tramonto.

Paola Saija

Classe 1996, sono nata ad Enna, nel cuore della Sicilia e sono una studentessa della facoltà di Lettere Moderne. Sin da piccola ho sempre nutrito una forte passione per la scrittura ed il giornalismo e, da qualche anno, sono riuscita a coronare il mio sogno collaborando con diverse testate locali e non. Le tematiche che mi stanno più a cuore e di cui mi occupo sono l’ambiente, la cronaca e l’attualità. Le altre mie passioni sono l’arte, il cinema ed il teatro che ho avuto modo di approfondire attraverso gli studi ed i viaggi.

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