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Piante grasse, a cosa servono le spine: la risposta che potresti non conoscere

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Le piante grasse sono spesso utilizzate come ornamento in casa, ma recano anche molto benefici. A volte però a preoccupare sono le loro spine. Ma a cosa servono davvero? Sono pericolose? Ecco cosa dobbiamo sapere.

spine cactus
Specie cactacee, a cosa servono le spine e perchè sono importanti (Canva) – Ecoo.it

Le piante grasse, conosciute più comunemente sotto l’aspetto di quelle cactacee, sono in realtà di diverse specie. Il loro aspetto esotico e la loro funzione decorativa all’interno di un’abitazione le rendono molto gettonate per dare un tocco originale e naturale all’ambiente. La caratteristica principale delle piante grasse, infatti, è la loro posizione in casa che non deve essere necessariamente al contatto con l’esterno ma può anche essere inserita in camere o stanze chiuse.

Inoltre, sono molto pratiche anche per chi non ha un pollice verde molto sviluppato. Per quanto si possa non essere ferrati su tutto ciò che riguarda il mondo della botanica e delle piante, prendersi cura delle piante grasse non prevede grandi capacità. Basta fare attenzione ad innaffiarle con la giusta cura, ma la loro natura spesso tropicale permette a queste specie di resistere a temperature e ambienti aridi. Dunque, ci vuole davvero poco a tenerle in vita. Ma nel caso delle spine del cactus? Se è questo aspetto specifico a preoccupare, di seguito ti verrà illustrato a cosa servono e quali sono le loro funzioni.

Quali sono le piante grasse con le spine: cosa c’è da sapere

Nell’immaginario collettivo quando si pensa ad una pianta grassa, ovvero a tutte quelle piante che grazie ai loro tessuti possono immagazzinare acqua in grandi quantità, solitamente il primo riferimento visivo è quello del cactus. Il cactus, infatti, è la specie più famosa tra le piante grasse grazie alla sua connotazione tipica data dalle spine. In realtà il cactus è soltanto la punta di tutta la grande famiglia delle cactacee di cui fa parte, con oltre 3 mila specie differenti. La loro fioritura e il loro aspetto caratteristico con le spine, che può essere allungato, rotondo o di varie forme, la rende tra le più utilizzate in casa.

Originarie della Patagonia, ovvero la regione sudamericana compresa tra Cile e Argentina, queste piante grasse sono in realtà rintracciabili anche in alcune zone dell’Africa. Questi climi desertici e sterili permettono così a queste piante di essere molto resistenti all’esposizione al sole, anche con temperature dal forte caldo secco. Sono infatti anche chiamate piante succulenti, proprio per la loro capacità di assorbire quanta più acqua possibile. Il loro aspetto ruvido è spesso impreziosito da fiori, per questo motivo è una delle piante ornamentali più scelte. Ma anche se possono fiorire, le cactaceee non hanno foglie e al loro posto ci sono le spine.

Come per tutti gli esseri viventi, anche le varie specie del cactus hanno una connotazione morfologica e biologica riferita al contesto in cui si sviluppano. La formazione delle spine non è per niente casuale, allo stesso modo delle pinne dei pesci o delle differenze culturali e fisiche di ogni popolo umano in base al loro habitat naturale. Vediamo nello specifico in cosa consistono le spine nelle specie delle piante grasse cactacee e qual è la loro origine.

Perchè le spine delle piante grasse sono importanti: i motivi

In linea generale tutte le piante grasse hanno in comune la loro costituzione robusta, composta da tessuti specifici chiamati parenchimi acquiferi, in grado di assorbire e contenere tutta l’acqua necessaria in climi ostili. Ma nel caso dei cactus sono le spine a fare la vera e propria differenza, sia per la composizione della stessa pianta che per la loro funzione. Le spine del cactus, infatti, sono state per anni oggetto di studi da parte degli esperti e le scoperte effettuate in merito sono state molto utili per capire i meccanismi di funzionamento delle specie cactacee. La prima informazione emersa è in relazione alla nascita delle spine, che avverrebbe proprio dove dovrebbero nascere le foglie della pianta.

Le spine non sono altro che delle foglie modificate. In alcuni casi i cactus hanno anche delle vere e proprie foglie che però sono talmente microscopiche che sono visibili solo attraverso l’apparecchiatura adatta. Le foglie, nel processo di vita della pianta, sono importanti in quanto compiono la fotosintesi clorofilliana, che come sappiamo grazie all’energia solare trasformano sostanze come l’anidride carbonica in ossigeno. Nel caso del cactus, non avendo le foglie, è il fusto verde della pianta a svolgere questo processo. Dunque, in questo senso, le spine non sono un ostacolo. Stessa cosa vale per la fioritura, che è data invece dall’impollinazione da parte degli insetti.

I fiori nascono dalle areole del cactus, ovvero dalle zone ubicate lungo tutta la pianta dove nascono anche le stesse spine. Per questo, i fiori e le spine possono coesistere in quanto si sviluppano in areole diverse. Le spine sono composte principalmente da fibre e varie cellule che però tendono a morire, rappresentando così una parte senza vita del cactus. Allora qual è la loro funzione? Le spine sono essenziali perchè hanno una funzione difensiva. Non solo perchè pungono o fanno del male a chi ha un contatto ravvicinato, ma anche perché proteggono il cactus dal sole. Bloccando la luce del sole, permettono così alla pianta di resistere da alte temperature e di custodire il fusto del cactus integro, impedendo di portare la pianta ad una fase di surriscaldamento o di danneggiamento più profondo che potrebbe agire sulle sue stesse cellule e sulla clorofilla.

Anche se tutte le specie cactacee sono costituite da spine, in base alla loro origine e al loro habitat naturale, le spine possono essere più o meno fitte. Così come possono essere poste in una zona piuttosto che in un’altra. In ogni caso, ogni cactus ha la sua conformazione innata più adatta affinché le spine svolgano correttamente la loro funzione di filtraggio della luce solare e di protezione della pianta. Il fusto verde rappresenta una fonte irresistibile soprattutto per gli animali, che possono così fare del cactus preda facile. In questo modo, le spine tengono il fulcro del cactus racchiuso in un piccolo bozzolo riparato.

Roberta Caiano

Figlia del Vesuvio dall'animo itinerante. Giornalista pubblicista per passione, escursionista di natura. Laureata in Teorie della comunicazione all'Università degli studi di Firenze, sono promotrice della sostenibilità e della bellezza in tutte le sue forme.

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