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Giardinaggio

Pianta panda: perché averla è un’esperienza

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Tra le piante grasse e succulente ne esiste una davvero particolare. La sua caratteristica è di tipo tattile e la sua cura è alla portata di tutti

pianta panda perchè è esperienza averla
Piante grasse (Foto Pixabay)

Le piante grasse sono diventate parte integrante degli arredamenti moderni e contemporanei. Grazie alla facilità di cura di queste piante e perfette anche per periodi in cui si va in vacanze, le piante grasse sono disponibili in diverse forme e dimensioni.

Grazie alle numerose specie disponibili sul mercato, è possibile creare ciotole di piante simili per forma o differenti e creare angoli di verde all’interno di un ambiente. Ne esiste una specie che è davvero speciale da avere, la sua caratteristica è tipo tattile.

La pianta panda sorprende per la sua consistenza: ecco perchè

Pianta panda(Foto Pixabay)

La pianta panda, detta Kalanchoe tomentosa, è una specie della famiglia delle piante succulenti. Questa pianta nasce nella natura selvaggia dell’Africa, cresce spontaneamente in Madagascar. Resistente e perfetta per arredare gli interni di un appartamento, questa pianta è tra le preferite delle famiglie. Attenzione, però! Questa pianta presenta tutte le sue parti dannose e tossiche per gli animali. Quindi è bene tenerla lontana dalla portata di animali domestici.

Leggi anche: Piante, come capire i problemi dalle foglie: i segnali d’allarme

La sua caratteristica è originale: a differenza di tutte le altre piante grasse non presenta spine e la sua superficie è morbida e con una leggera peluria che la rende vellutata. Le sue foglie grigie si presentano quindi morbide e setose con puntini rossi ai margini. La sua cura è facile perchè non ha bisogno di irrigazioni frequenti ma solo di fertilizzazioni mensili con concime liquido bilanciato.

Leggi anche: Mantenere in salute le piante: 5 trucchi semplici e facili

Coltivata per il suo fogliame, questa pianta può raggiungere anche grandi dimensioni ma senza la luce del sole non potrà fiorire. Per coltivarla al meglio, è bene utilizzare un misto di terriccio specifico per cactus. Ha bisogno del rinvaso dopo 3 o 4 anni, nel periodo primaverile. Per l’irrigazione è indicato versare acqua all’interno del sottovaso o su un vassoio fino a che la pianta non presenti la superficie del terreno umida.

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