Un incidente aereo avvenuto il 12 novembre 2001 a New York (Stati Uniti) causò la morte di 265 persone: la ricostruzione della tragedia.
Sono trascorsi quasi 22 anni dalla tragedia consumatasi il 12 novembre 2001 a New York, dove un aereo si schiantò in una residenziale nel distretto del Queens. Un disastro che costò la vita a 265 persone, 5 delle quali non si trovavano sul velivolo.
Il volo coinvolto era partito qualche minuto prima dall’aeroporto della Grande Mela e sarebbe dovuto giungere a Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana. Dopo il disastro vennero avviate subito le indagini per chiarire le cause.
Erano trascorsi appena due mesi dagli attentati dell’11 settembre 2001, quando New York e tutti gli Stati Uniti vennero nuovamente sconvolti da un terrificante incidente aereo. Il 12 novembre 2001, un velivolo della compagnia aerea American Airlines precipitò schiantandosi al suolo nel Queens.
Si trattava del volo American Airlines 587 che intorno alle 9 del mattino aveva lasciato l’aeroporto internazionale John F. Kennedy ed era diretto a Santo Domingo, capitale della Repubblica Dominicana, con a bordo in totale 260 persone, tra passeggeri e membri dell’equipaggio.
Poco dopo le manovre di decollo, l’Airbus A300 entrò nella scia di un altro velivolo, in una zona molto turbolenta. A quel punto, il copilota provò in tutti i modi a tenere il controllo dell’aeromobile, ma le sue manovre errate al timone intaccarono lo stabilizzatore, poi staccatosi dalla fusoliera. Il distacco determinò la perdita totale di controllo da parte dell’equipaggio e l’aereo precipitò improvvisamente al suolo schiantandosi in una zona residenziale.
Dopo la collisione, l’aereo si distrusse completamente provocando un terrificante incendio, poi domato dalle ingenti squadre dei vigili del fuoco giunte sul posto. Il terrificante impatto non lasciò scampo alle 260 persone che viaggiavano sul velivolo e ad altre 5 che si trovavano a terra.
La National Transportation Safety Board, l’agenzia statunitense che si occupa degli incidenti aerei, aprì subito un’inchiesta accertando le cause del disastro. Le responsabilità furono attribuite al copilota che aveva effettuato delle manovre errate stressando il timone dell’aeromobile. Gli inquirenti esclusero che a provocare la perdita di controllo del velivolo era stata causata dalla turbolenza generata dall’altro velivolo. Esclusa anche la pista terroristica che nei momenti successivi era stata avanzata considerati gli attacchi avvenuti due mesi prima.
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