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Musica sotto la doccia: perché non dovresti ascoltarla – lo dice la scienza!

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Ascoltare la musica sotto la doccia è un’abitudine di molti, ma la scienza non è d’accordo e lo sconsiglia vivamente: scopriamo insieme perché

noia rivalutata stimolo creativo
Annoiarsi (Foto Pixabay) – Ecoo.it

La noia è molto sottovalutata, e spesso viene contrastata a causa di un presunto disagio che il solo pensiero ingenera in molti, spaventati dall’idea di annoiarsi. Il concetto di noia è quindi associato ad un’esperienza emozionale negativa e vuota, un’enorme perdita di tempo. La noia è percepita come improduttiva, inefficiente e inutile, ma in realtà è molto potente. Nella cultura occidentale vince l’aspetto sfavorevole del temibile e riprovevole “sto perdendo tempo prezioso” a non fare nulla. La stigmatizzazione della noia è figlia del pensiero industrioso tipicamente occidentale del fare sempre e a tutti i costi, produrre, concepire piani, sinonimo di ozio considerato svantaggioso e antieconomico.

In oriente al contrario la cultura dell’annoiarsi si associa alla meditazione, disciplina considerata fondamentale nella vita delle persone, che corrisponde al grado di benessere da raggiungere. Meditare significa non cercare qualcosa di particolare, non desiderare una specifica emozione, non pensare ad alcuna attività. E’ un pò un ascoltarsi, in assenza di bisogni, di una missione, di obbiettivi o di necessità immediate. La noia viene in questo caso ricercata, anelata, in un’esaltazione dei momenti di vuoto tanto avversati in occidente, dove vengono evitati come la peste, perché chi si annoia sta usando male il tempo a sua disposizione, senza vantaggi né utilità arrivando a fare addirittura paura. La dimensione psicologica è evidente e non lascia scampo: abbiamo timore di annoiarci perché abbiamo paura di fermarci e di iniziare a guardarci dentro, cominciamo a pensare.

La noia creativa

Ristabilito il giusto posizionamento della noia e riportandola ad una dimensione più normale, sgravata dalle accezioni negative, possiamo fare un passaggio ulteriore che ci conduce alla possibile connessione tra noia e creatività. In sintesi quando ci annoiamo e il nostro cervello in un certo senso si smarrisce nei pensieri, nei sogni, nelle divagazioni, ecco che si spalanca la porta della creatività ed è il momento in cui si attivano i processi cognitivi che ci consentono di produrre idee nuove. Ecco perché la scienza sconsiglia di tenere sempre il cervello connesso a qualcosa, anche alla semplice musica sotto la doccia.

Doccia (Foto Adobe) – Ecoo.it

L’abitudine di molti di ascoltare brani musicali mentre si fa la doccia è invisa dalla scienza proprio per le ragioni legate al potere della noia creativa. La continua stimolazione mentale impedisce di fatto al nostro cervello di essere creativo, di trovare la strada giusta dell’inventiva, tarpandone le ali. Più ci si annoia più si è intuitivi, lasciando andare a briglia sciolta i pensieri che possono culminare in un’idea altrimenti incatenata all’iperattività fisica o mentale, sepolta sotto tonnellate di “altro da fare”.

Lo studio

Noia (Foto Adobe) – Ecoo.it

A supporto di questa teoria sulla noia creativa è stato fatto uno studio durante il quale un gruppo di persone doveva svolgere un compito noioso per 15 minuti. Subito dopo è stato chiesto loro di inventare nuovi usi per un oggetto. Ebbene il gruppo nel quale era stata indotta e stimolata la noia ha avuto una migliore risposta creativa del gruppo affiancato di controllo. Inoltre si ipotizza che decomprimere la mente con l’ozio e la noia ricarichi di energie positive e come abbiamo visto apra la mente per idee innovative e ingegnose.

Paola F

Nata e cresciuta a Milano, ama scrivere da sempre grazie ad una formazione classica, culminata con la laurea in comunicazione e relazioni pubbliche. La scelta di vita sostenibile la porta in terra ligure, dove cresce tre figli respirando l'aria del mare.

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