Il leone più solo al mondo: tristi immagini, il web turbato dalle sue condizioni

Un video che ha commosso tantissimi utenti quello che è stato pubblicato nelle ultime ore e ritrae un leone in condizioni terribili all’interno di uno zoo.

Episodi inaccettabili quelli che sono stati documentati negli zoo di varie parti del mondo. Nelle scorse ore, dal web arriva un video che ha sconvolto migliaia di persone. Di cosa si tratta? Di un leone che vive in uno stato di totale abbandono.

Le sue condizioni sono terribili. Siamo abituati, grazie ai documentari e film, a vedere i leoni che regnano la savana come esseri bellissimi, affascinanti, ma soprattutto in salute. Non è il caso di quello immortalato in uno zoo della Cina.

Le condizioni del leone nello zoo di Nanchino

“Ala” è questo il nome del leone che ha commosso gli utenti. Da quanto si vede in un video diffuso nelle ultime ore, l’animale è molto magro e fatica anche a muoversi fra quelle rocce che dovrebbero rispecchiare il suo habitat naturale, ma è evidente che qualcosa non torna e la situazione desta non poca preoccupazione.

Lo zoo in questione è Jinniu Lake Safari Park di Nanchino. I visitatori della struttura davanti alla scena sono rimasti sconvolti ed è normalissimo, queste situazioni non dovrebbero essere neanche pensate.

Le parole dei responsabili della struttura

La struttura è intervenuta, riporta Greenme.it, sostenendo che sia colpa dell’età se non riesce più a mangiare. Il re della savana, dunque, non riuscendo a masticare sta seguendo una dieta che prevede solo liquidi. Inoltre, l’animale sarebbe tenuto sotto controllo dallo staff e dai veterinari.

L’animale è evidente che sia sofferente e riesce a muovere solo qualche passo. In molti si sono chiesti se l’animale può versare in queste condizioni e vivere in pochi metri riservatigli che non possono sicuramente essere paragonati alle enormi distese di terreno della savana.

Episodi analoghi si sono verificati nel corso degli anni e gli animalisti si battono affinché queste scene non si ripetano più e per permettere a tutte le specie animali di avere una vita all’interno dei loro habitat naturali e non magari in gabbie per essere fotografati dai turisti.