Ridurre la dipendenza dal petrolio è uno degli obiettivi che dobbiamo raggiungere se vogliamo salvaguardare il nostro pianeta e la nostra salute; la lampada alimentata dalle alghe è l’esempio che i risultati migliori spesso si ottengono dalle idee meno costose. Il suo nome è Latro Lamp che tradotto significa lampada che “ruba” energia per creare la luce.
Le alghe vengono spesso impiegate come “cavie” sperimentali da cui poter ottenere biocarburanti o in altri generi di ricerche ecosostenibili; i ricercatori della Stanford University in collaborazione con quelli della Yonsei hanno sperimentato un processo che permette di utilizzare l’energia derivante dalla fotosintesi delle alghe per produrre luce. Il risultato finale è stato appunto la Latro Lamp.
La lampada rappresenta una nuova “frontiera” per quanto riguarda le energie rinnovabili, mai in passato si è pensato di produrre energia elettrica sfruttando la fotosintesi. Eppure la Latro Lamp è un esempio di cosa si può ottenere coniugando natura e tecnologia; il suo funzionamento è molto semplice: esponendo la lampada alla luce del sole ed aggiungendo una dose di anidride carbonica (soffiando nell’apposita apertura) si avvia il processo di fotosintesi e subito vedremo la lampada illuminarsi.
Da un’altra apertura si potrà aggiungere acqua, eliminando l’ossigeno che le alghe producono e grazie ad alcuni sensori potremo monitorare il loro stato di salute. La lampada non è un oggetto d’arredo ma un essere vivente di cui dovremo prenderci cura. Sicuramente non produce una quantità di luce talmente forte da illuminare una casa intera ma è senza dubbio la direzione giusta da prendere per lo sviluppo sostenibile del nostro futuro.
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