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Apre una tomba e viene colpito da una sconosciuta malattia: come sta l’egittologo

Un egittologo ha contratto una malattia sconosciuta dopo essere entrato in una tomba che non veniva aperta da anni: cosa è successo?

Egittologo malattia esplorazione tomba
(Foto da Unsplash) – Ecoo.it

La storia dell’archeologo Ramy Romany ha dell’incredibile e, apparentemente, anche del sovrannaturale. L’uomo è infatti un egittologo che lavora per il programma televisivo Discovery Channel Mummies Unwrapped, grazie al quale gli spettatori riescono a fare un salto nel passato dell’Antico Egitto attraverso le ricerche e le esplorazioni degli scienziati coinvolti. Ma il caso di Romany, riportato dall’archeologo stesso al The Jordan Harbinger Show, ha creato scalpore poiché ha dell’incredibile.

Nel 2019, infatti, durante l’esplorazione di una tomba chiusa da secoli l’archeologo è entrato in contatto con un patogeno ancora sconosciuto che lo ha portato vicino alla morte. Secondo l’egittologo si trattava di una tomba chiusa da circa 600 anni, la cui esplorazione ha portato Romany a un passo dalla morte. Ma cosa è successo durante le riprese?

Malattia sconosciuta contratta in una tomba egizia: l’egittologo ha rischiato la vita

A raccontare l’accaduto è stato l’archeologo stesso, dichiarando di aver rischiato di perdere la vita durante le riprese. Quando gli scienziati del team sono entrati nella tomba egizia, infatti, sono entrati in contatto con agenti patogeni potenzialmente sconosciuti. La tomba aveva dimensioni ragguardevoli, tanto che gli archeologi si sono mossi in mezzo alla polvere per decine e decine di metri.

(Foto da Unsplash) – Ecoo.it

Durante il mio ritorno al Cairo ho iniziato a non sentirmi bene. La mattina dopo, avevo la febbre alta, sui 42°C, e ho iniziato a tossire sangue mentre avevo allucinazioni“, ha dichiarato l’egittologo. A quel punto è stato trasferito in ospedale, dove è stato sottoposto a una cura antibiotica. Le cause di quanto accaduto sono ancora sconosciute, anche se i medici pensano che l’archeologo possa essere entrato in contatto con agenti patogeni fungini.

Esplorare tombe egizie chiuse da secoli potrebbe portare alla morte

(Foto da Unsplash) – Ecoo.it

“Alla fine, quattro giorni dopo mi sono ripreso, ma per giorni mi sono sentito vicino alla morte“, ha raccontato l’uomo. Nel corso del tempo si pensa che anche altri archeologi possano aver perso la vita dopo essere entrati in contatto con agenti patogeni sconosciuti durante l’esplorazione di antiche tombe egizie. Ne è un esempio Lord Carnarvon, ammalatosi dopo l’esplorazione della tomba di Tutankhamon.

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Martina Di Paolantonio

Laureata in Moda e costume nel 2016, sono appassionata di viaggi, lingue e scrittura. Faccio la copywriter dal 2019 e nel corso degli anni mi sono interessata particolarmente alle questioni di sostenibilità e transizione energetica: vivere una vita green è possibile!

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