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Giardinaggio

Clorosi: quando la pianta è affetta e come curarla

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Sembra la malattia del secolo delle piante e si presenta con colorazioni differenti rispetto al manto fogliare dell’esemplare. Cosa fare in questo caso

Clorosi: quando la pianta è affetta e come curarla
Clorosi (Foto Adobe Stock)

Con il passare delle stagioni, le piante hanno sempre bisogno di attenzioni e cure per tenersi in salute. Mese dopo mese, e soprattutto dopo la stagione calda dell’anno, le piante tendono ad ammalarsi. Non è colpa del cambio di stagione tuttavia alcune condizioni metereologiche potrebbero modificarne l’aspetto.

Sembra che la clorosi sia in tutti i modi la malattia del secolo delle piante. Si notano spesso piante isolate lungo un viale cittadino, che presetano evidenti segni di ingiallimento delle foglie. Dopo pochi giorni l’intensità del giallo aumento, le foglie seccano e una dopo l’altra lasciano la pianta. Quella che comunemente viene definita “clorosi” può invece essere dovute a diverse cause oppure ad una loro combinazione.

I segnali che indicano la malattia sulle foglie

Clorosi (Foto Adobe Stock)

Si tratta di un’alterazione della pianta causata dalla mancanza di ferro nel terreno. Le cause che possono creare ingiallimento delle foglie e della pianta possono essere molteplici. La vera clorosi è causata dalla decolorazione della clorofilla e della conseguente mancanza di assimilazione o rallentamento del processo fotosintetico, l’amido scompare e la crescita vegetativa rallenta notevolmente.

Leggi anche: Rinvaso della pianta: come scoprire quando è necessario

L’eccesso di calcare impedisce alla pianta di assumere il ferro, quindi è importante conoscerne le capacità di assorbimento piuttosto che la quantità di ferro contenuta nel substrato. Le cause possono anche essere: ristagna d’acqua, illuminazione errata, siccità, influenza di batteri, eccesso di innaffiamento e carenza di ferro nel suolo, eccesso di calcare. Potrebbe anche dipendere da una mancata concimazione.

Leggi anche: Questa pianta può essere nociva: molti ce l’hanno in giardino

Il rimedio migliore consiste nella somministrazione di solfato di ferro ora carente e facilmente assimilabile e immettere materiale organico nel terreno. Si può creare un mix di terreno e torba e amalgamarlo al terreno. Tra le piante più colpite da questa malattia, sicuramente le piante acidofile come azalee, camelie, gardenie, ortensie e rododendri ma anche le rose e le piante da frutto.

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