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Canna da zucchero, la svolta del cemento nella bioedilizia

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Si torna a parlare di bioedilizia, un campo in forte crescita, dove vengono effettuati numerosi investimenti sul basso impatto ambientale dei materiali e delle costruzioni

bioedilizia cemento con canna da zucchero
Edilizia (Foto da Canva) – Ecoo.it

Stop a cemento e calcestruzzo. A quanto pare, sono responsabili di una buona fetta dell’inquinamento ambientale, e soprattutto dell’esaurimento di risorse limitate. Nonostante ciò il campo dell’edilizia non può rallentare il passo. E per questo motivo nasce la bioedilizia, uno dei settori con la firma verde che maggiormente sta riscuotendo successo, sia tra i cittadini che nelle istituzioni.

La bioedilizia non si riduce ai mattoni creati con materiali naturali, ma dovrebbe essere impostata in modo da creare fin dall’inizio l’efficientamento energetico della costruzione. E per questo è necessario che le pareti e le strutture siano coibentate termicamente ed anche acusticamente. I materiali per porte e finestre efficienti. Ed ovviamente il più possibile un’autonomia energetica.

Bioedilizia e mattoni, le recenti innovazioni

Edilizia (Foto da Canva) – Ecoo.it

Per questo la bioedilizia è un campo in forte espansione. Tra un po’ di tempo, le direttive europee costringeranno anche il parco edilizio italiano a rinnovarsi e a ridurre l’impatto energetico. Il cemento non è affatto un materiale a impatto zero. Per questo la scoperta dell’università di East London, ha creato un cemento prodotto a partire dagli scarti della canna da zucchero. In questo modo si può supporre che sia ad impatto zero, dato che proviene da scarti organici. Le declinazioni di questo nuovo materiale possono essere di sostituzione del cemento tradizionale oppure per creare dei pannelli isolanti. Dagli studi effettuati, il cemento ecosostenibile riduce l’impatto ambientale di almeno il 15 – 20 per cento. La quantità di anidride carbonica emessa è venti volte inferiore rispetto al cemento al calcestruzzo. Inoltre resiste alle scosse sismiche.

La coltura della canna da zucchero

Canna da zucchero (Foto da Canva) – Ecoo.it

La coltivazione della canna da zucchero è molto estesa a livello mondiale. I grossi volumi di produzione lo dimostrano. Si attestano circa intorno ai 20 miliardi di tonnellate ogni anno. Dalla lavorazione di essa, per produrre il prodotto che poi finisce sui banchi del supermercato, numerose materiali di scarto vengono prodotti, quali la bagassa, con un volume di 600 milioni di tonnellate a annue. Di conseguenza, i mattoni di cemento ecosostenibile per la bioedilizia che provengono dagli scarti della canna da zucchero sono doppiamente eco compatibili, dato che aiutano anche lo smaltimento dei rifiuti e rientrano perfettamente nell’ottica dell’economia circolare.

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Giulia Borraccino

Sono nata e cresciuta a Roma. Laureata in Comunicazione con specializzazione in semiotica testuale, nel tempo mi sono appassionata all'approfondimento dei temi ambientalisti ed al giornalismo d'inchiesta. Amo l'arte in tutte le sue sfaccettature.

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