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Benessere

Cambiamenti climatici e obesità: sono davvero connessi?

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Proviamo a capire se potrebbe esserci un collegamento tra obesità e cambiamento climatico. Gli studi e ciò che questo potrebbe comportare per l’uomo e per l’ambiente. 

pianeta studio obesità impatto ambientale
Metro e bilancia (Foto da Canva) – Ecoo.it

Pare proprio che l’inquinamento ambientale sia cresciuto con l’aumento dell’obesità. Purtroppo la crescita delle emissioni di anidride carbonica potrebbe essere data anche dai cibi super calorici consumati quotidianamente. Questo arriverebbe, soprattutto da uova, latticini e carne. Questo studio è stato pubblicato su Frontiers in Nutrition.

Gli scienziati hanno valutato alcuni parametri, come: peso in eccesso, altezza delle persone e massa corporea. Inoltre, è giusto sottolineare che più di 800 milioni di persone nel mondo non hanno abbastanza alimenti, mentre più di due miliardi di abitanti, invece, sarebbero in grado di consumarne in quantità troppo elevata.

È sempre importante cercare di mantenere l’equilibrio giusto. Lo studio ha indagato su sette punti del pianeta che fanno parte della Food and Agricolture Organization (FAO).

I paesi interessati

E ciò che è venuto fuori è che proprio l’Europa è quello che consuma maggiormente cibo, superando i 39.000 miliardi di tonnellate di eccessi, non sono da meno i paesi come il Nord America e Oceania che si posizionano con oltre 32.000 miliardi di tonnellate.

Bilancia (Foto da Canva) – Ecoo.it

Detto ciò non si può escludere che possano, da altri individui, essere presi di mira le persone che soffrono di obesità, dunque intervenire è necessario per tutti. Studiando più a fondo la questione.

Purtroppo la stima che è stata fatta, parlerebbe di 240 milioni di tonnellate e sono uguali a quelli che negli ultimi anni, ovvero 7 sono stati prodotti dai combustibili fossili.

I dati presi in considerazione

Bilancia (Foto da Canva) – Ecoo.it

In ogni caso non si parla di dati precisi, considerato che non si è tenuto conto del  BMI medio di 27,ma anche si soggetti che avevano oltrepassato questo valore. Si è arrivati alla conclusione che il grasso in eccesso in questo caso fosse sicuro. Dunque, inevitabilmente chi ha avuto una perdita di peso negli anni è stato ritenuto uguale.

Il dato è grave e un cambio di rotta sarebbe la strada giusta, arrivare ad avere la giusta disponibilità di cibo e ben distribuita sarebbe l’obiettivo da raggiungere ad ogni costo. Il consumo eccessivo di cibi calorici rappresenta una problematica da non sottovalutare prima di tutto per noi, ma anche per il nostro ambiente.

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Paola Saija

Classe 1996, sono nata ad Enna, nel cuore della Sicilia e sono una studentessa della facoltà di Lettere Moderne. Sin da piccola ho sempre nutrito una forte passione per la scrittura ed il giornalismo e, da qualche anno, sono riuscita a coronare il mio sogno collaborando con diverse testate locali e non. Le tematiche che mi stanno più a cuore e di cui mi occupo sono l’ambiente, la cronaca e l’attualità. Le altre mie passioni sono l’arte, il cinema ed il teatro che ho avuto modo di approfondire attraverso gli studi ed i viaggi.

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