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Animali

No, non sono serpenti ma bruchi che sopravvivono ai predatori

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La natura è fantastica e non smette di sbalordire, esistono dei bruchi che sfruttano il mimetismo per sfuggire ai predatori: si fingono serpenti.

Bruco a coda di rondine di Hellen Rossa (Canva) – Ecoo.it

La natura non smette mai di sbalordire, ed è in grado di creare animali davvero originari, dotati di caratteristiche uniche. Tante specie animali sfruttano la tecnica del mimetismo per cacciare prede o per sfuggire ai predatori. Esistono tantissimi insetti dotati di incredibili capacità mimetiche, ma anche i mammiferi non sono da meno.

Tra i campioni di mimetismo, ai fini della sopravvivenza, troviamo sicuramente alcuni tipi di bruchi, i quali, per ingannare i loro predatori, si camuffano da serpenti. Le loro linee, i loro colori, i loro particolari, infatti, ricordano forme e caratteristiche di alcuni serpenti. Certo, le dimensioni, rispetto ai rettili, sono differenti, ma nonostante ciò riescono perfettamente a ingannare i nemici.

Le specie di bruchi che si fingono serpenti per sopravvivere

Le armi donate da Madre Natura a questi piccoli animaletti indifesi sono incredibili, e il mimetismo rappresenta il loro unico modo per sopravvivere a un attacco. Ad esempio, tra le foreste dell’Asia meridionale possiamo imbatterci in un bruco davvero particolare, chiamato Bruco a coda di rondine di Hellen Rossa. Le decorazioni sul muso, con finti occhi, e le striature sul dorso, ricordano proprio le livree di un serpente.

Bruco dalla punta arancione (Canva) – Ecoo.it

Questa specie, oltre al camuffamento, riesce a rilasciare un sostanza maleodorante per infastidire i predatori. Negli USA, invece, troviamo il Bruco Spicebush, dalla colorazione arancione e dal corpo tempestato da puntini neri. In testa presenta due grossi occhi neri, finti anche questi. E poi c’è il Bruco dalla punta arancione. Questo presenta una caratteristica unica.

Bruchi camuffati da rettili, è tutto vero

Bruco Spicebush (Canva) – Ecoo.it

Quando si sente sotto minaccia, questo bruco solleva la testa, proprio come un serpente, perciò, oltre all’aspetto, il Bruco dalla punta arancione adotta anche un comportamento da rettile. È astutissimo. L’Elefante falco falena, invece, è chiamato così perché presenta due proboscidi, come quelle degli elefanti, disegnate sulla testa, mentre la colorazione ricorda quella di un falco.

Bruco Skipper macchiato d’argento (Canva) – Ecoo.it

Infine, esiste il Bruco Skipper macchiato d’argento, originalissimo nome che identifica un bruco dalla testa tonda di colore marrone-viola e dal corpo grassoccio di colore giallo, e lo Sphynx Moth, forse la specie che più di tutte assomiglia a un serpente, visto che ha il corpo più stretto della testa.

Tra l’altro, questo muove la testa proprio come fosse un serpente. E poi c’è un bruco che si finge una tarantola, fa impressione, è il Phobetron pithecium, ne abbiamo parlato in questo articolo. Invece, sapete qual è uno dei bruchi più letali al mondo? In tanti lo chiamano “bruco assassino”, tanto che può uccidere un uomo: la Lonomia Obliqua.

Cerasi Andrea

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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