Il governo Meloni sta preparando un nuovo intervento per sostenere le famiglie alle prese con il caro-energia: un contributo straordinario da 55 euro sulle bollette della luce, destinato a entrare in vigore nel 2026.
Una nuova misura, inserita nella bozza del prossimo decreto energia, punta a fornire un aiuto aggiuntivo ai nuclei familiari già considerati vulnerabili dalle norme sul bonus sociale elettrico. Si tratta di un contributo straordinario di “solo” 55 euro, ma la cifra non deve però risultare bassa o ingannevole: infatti, è semplicemente un intervento a sostegno delle famiglie, per combattere il caro-energia, che si aggiunge a quelli già esistenti.

Il sostegno è rivolto soprattutto a chi ha un reddito basso: ne avranno infatti diritto le famiglie con un ISEE fino a 15.000 euro, ma anche i nuclei particolarmente numerosi, con almeno quattro figli a carico, purché con un ISEE non superiore ai 20.000 euro. Secondo le stime contenute nella relazione tecnica del decreto, i potenziali beneficiari sarebbero circa quattro milioni e mezzo di famiglie, quasi tutte già beneficiarie del bonus sociale.
In cosa consiste il nuovo bonus bollette da 55 euro
Per finanziare l’intervento, il governo farà ricorso alle risorse della Cassa per i servizi energetici e ambientali, con un impegno complessivo che sfiora i 250 milioni di euro. Come già evidenziato, ma repetita iuvant, il contributo da 55 euro non sostituisce il bonus sociale già esistente, ma si aggiunge ad esso e in tal modo, chi percepisce l’agevolazione ordinaria potrà ricevere un ulteriore alleggerimento della spesa energetica.

Questo contributo è pensato per compensare almeno in parte gli aumenti che negli ultimi anni hanno gravato in maniera significativa sui consumatori più fragili: le bollette, infatti, si fanno sempre più pesanti e tante famiglie a oggi non sempre sono in grado di farsi carico di queste spese. Il decreto, inoltre, prevede un capitolo dedicato anche alle imprese, ovvero per le utenze non domestiche con consumi contenuti – in particolare quelle in bassa tensione – è allo studio una riduzione degli oneri di sistema.
Le criticità di questo nuovo intervento contro il caro bollette
Questo nuovo impegno di spesa e sostegno economico, nei fatti, dovrebbe tradursi in un taglio di circa 11 euro per ogni megawattora. Anche in questo caso, la finalità è mitigare gli effetti del rialzo dei prezzi dell’energia su piccole attività e realtà produttive, gravate da tutta una serie di costi aggiuntivi negli ultimi anni. Non mancano tuttavia le critiche: le associazioni dei consumatori sottolineano come un contributo di 55 euro, pur utile per chi vive in condizioni economiche difficili, sia lontano dal compensare realmente l’aumento delle tariffe.

Si tratta, secondo questa prospettiva, di un intervento simbolico, capace di offrire un sollievo immediato ma insufficiente a incidere in modo strutturale sul problema del caro-bollette. Se dunque, da una parte, il nuovo bonus rappresenta un piccolo sostegno destinato a una platea ampia e fragile, dall’altra va rivelato come questo si inserisca in un contesto in cui la questione energetica continua a richiedere interventi più profondi e duraturi.