Made Expo 2012: la casa in canapa e calce di Aldo Cibic ed Equilibrium [FOTO]

[galleria id=”1421″]
Come si può unire un materiale ecosostenibile a uno standard abitativo di qualità, bello da vedere e confortevole? Si sono posti questa domanda Equilibrium, azienda lombarda che ha investito nel Biomattone in Natural Beton, e l’architetto Aldo Cibic, insieme a Tommaso Corà e alla collaborazione di Michele Cecchetto. Il risultato è stato il progetto “Coltivare una casa” presentato al Made Expo 2012 di Milano, manifestazione leader del settore edilizio, che nell’area Green Home Design ha realizzato una vera abitazione biocompatibile ad emissioni zero, in legno, calce e canapa di 70 mq. In cosa consiste nella pratica questa idea green ed ecosostenibile della bioedilizia?
Come prima domanda è importante capire un concetto: cosa differenzia un Biomattone in calce e canapa da quello tradizionale? “Il materiale permette un risparmio energetico per quanto riguarda il sistema di riscaldamento e raffreddamento: il Biomattone consente infatti di non far entrare e di non disperdere il calore, regolando anche l’umidità, evitando la formazione di muffe, sanificando il vapore acqueo” dichiara Andrea Polvara, Responsabile Lombardia e Canton Ticino per Equilibrium.
Non manca poi l’isolamento acustico e un processo che non si può certo dimenticare quando si parla di materiali bio: il suo riciclo, frantumandolo e reimpastandolo con acqua e calce, e la biodegradabilità, cioè a fine vita si possono restituire all’ecosistema gli stessi elementi senza creare inquinamento. Insomma, si può risparmiare energia e allo stesso tempo vivere in una soluzione abitativa che rispetti l’ambiente.
Bisogna precisare poi che questo non è un materiale estraneo all’ecosistema italiano: “Noi eravamo il secondo paese di produzione della canapa al mondo, per quantità e qualità – ricorda Tommaso Coràdiciamo quindi che è una vecchia tradizione nazionale riportata al suo splendore dopo 50 anni. Era una produzione importante del settore agricolo, che si è persa dopo la conversione industriale del Paese, ma adesso possiamo rivalutare degli aspetti di un materiale storico, e sfruttarne le performance che vengono richieste nel mondo contemporaneo”. Siamo di fronte a un nuovo modo di concepire l’abitazione biologica, mettendo in campo le potenzialità degli standard moderni. La casa in canapa avrebbe quindi questa magia: utilizzare un materiale completamente green gestito in maniera moderna.
Un progetto in espansione, che ha trovato terreno fertile nel campo della bioedilizia, settore in continua trasformazione, sfruttando materie prime innovative, con alle spalle una storia italiana, e unendo nel processo un’architettura sostenibile: “La materia viene reperita in Italia e in Francia, poi viene miscelata a Bergamo, in uno stabilimento che era un ex cementificio, che Equilibrium ha convertito al Biomattone – continua Andrea Polvara – In Italia abbiamo 15 canteri chiusi, e almeno altri 9 che sono in procinto di partire, tutti sul territorio nazionale esclusi due in Svizzera”.
Credits: Fotografie Francesco de Luca