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Un serpente indaco lungo un metro vomita un serpente a sonagli vivo – FOTO

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Le foto che testimoniano l’incredibile rigurgito di un serpente che ne ha vomitato un altro ancora vivo.

Un ricercatore e tecnico della fauna selvatica, esperto di serpenti, si è ritrovato davanti qualcosa che davvero non credeva possibile. Tutto è stato testimoniato e documentato da alcune foto, apparse su Facebook, che hanno lasciato davvero senza parole coloro che le hanno viste e certamente per l’uomo che si è trovato faccia a faccia con tutto questo, ci è voluto quantomeno uno stomaco di ferro per non sentirsi male.

Serpente indaco e due serpentelli
Un serpente indaco lungo un metro vomita un serpente a sonagli vivo (Ecoo.it)

Tante volte ci siamo chiesti se sia possibile che un serpente possa mangiare un uomo e da questo punto di vista gli scienziati sono divisi, sebbene la maggior parte di loro ritenga i casi rarissimi, ma plausibili. Certo è che un serpente può mangiare altri animali, anche più grandi di lui, e soprattutto che i serpenti si possano mangiare tra di loro. Quello che sorprende è l’epilogo di questa vicenda.

L’incredibile rigurgito del serpente indaco: la scoperta è riluttante

Infatti, il tecnico della fauna selvatica, che opera in Georgia, durante delle operazioni di controllo sui serpenti indaco orientali protetti, ne ha catturato uno e lo ha portato in laboratorio. Qui, con sua sorpresa, ha scoperto dopo poco tempo che il serpente nella gabbia non era da solo, ma erano diventati in tre. Il serpente indaco poco più lungo di un metro, infatti, aveva sputato un “giovane serpente ratto” e un giovane crotalo diamantino orientale.

Vale a dire un serpente a sonagli ancora di piccole dimensioni, che incredibilmente, poco dopo essere stato vomitato dal serpente più grande, ha iniziato a strisciare. Il serpente indaco, quindi, predatore noto per la sua immunità al veleno dei serpenti aveva ingerito i due rettili, ma dopo la cattura e le operazioni di pesatura li aveva espulsi, tant’è che il tecnico che lo aveva in custodia aveva notato che questi aveva perso circa mezzo chilo.

Il serpente a sonagli rigurgitato alla fine ha mostrato segni di vita circa un’ora dopo essere stato trovato nella gabbia inerme, e non sembrava essere particolarmente infastidito. L’unico dettaglio che si notava, ha spiegato chi ha potuto esaminare il caso, è che il serpente aveva una ferita alla testa, ed è stato successivamente fotografato vivo nella stessa area. “In seguito è stato visto crogiolarsi al sole invece di rifugiarsi in una tana”, è stato spiegato.

Gabriele Mastroleo

Da sempre attento alle tematiche ambientali, collaboro con organizzazioni e associazioni del terzo settore che si occupano sia di questo tema, che di altre importanti tematiche sociali. La mia unica esperienza di politica rappresentativa è stata la candidatura a consigliere comunale con un partito ambientalista.

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