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Agricoltura e Allevamento

Raccolto a Milano distrutto: in ginocchio per siccità e piogge

Gli eventi climatici estremi che si stanno verificando mettono a dura prova gli agricoltori, il cui raccolto viene distrutto da siccità o grandine.

Siccità grandine distruggono raccolti emergenza climatica
Chicchi di grandine (Foto da Unsplash) – Ecoo.it

Le cose non stanno andando bene per gli agricoltori quest’anno, ma purtroppo non sono andate bene neanche l’anno scorso e quello precedente ancora. A contribuire a questa situazione è principalmente quello che viene definito cambiamento climatico, cioè l’insieme di variazioni e modificazioni che il clima sta subendo a causa di fattori naturali e, soprattutto, artificiali, cioè indotti dall’uomo.

A partire dall’industrializzazione di massa iniziata circa 2 secoli fa, l’uso massivo di combustibili fossili ha fatto sì che nell’atmosfera si siano riversate sostanze dannose che hanno provocato l’effetto serra. Quest’ultimo è stato causa del surriscaldamento globale: lo scioglimento dei ghiacci e l’innalzamento del livello dei mari, ma anche fenomeni climatici estremi come grandinate o siccità diffusa, ne sono frutto.

Raccolto distrutto dalla grandine: i danni sono enormi

E proprio questi due ultimi fattori stanno comportando enormi difficoltà per gli agricoltori: da una parte la siccità che rende difficile irrigare i campi e ottenere raccolti consistenti; dall’altra grandinate violente che distruggono i raccolti dopo mesi di lavoro, con ingenti perdite economiche. Al nord Italia questa situazione è più tangibile che mai: lo scorso 21 luglio, infatti, una violenta grandinata ha colpito l’area di Melzo, in provincia di Milano.

Campo di mais (Foto da Unsplash) – Ecoo.it

La testimonianza di un imprenditore agricolo ha confermato la situazione di emergenza degli agricoltori. Davide Cerani, che lavora nell’azienda di famiglia, ha visto il proprio raccolto di mais distrutto e ha calcolato una perdita di almeno 50mila euro, cui vanno sommati tutti i soldi spesi in fase di semina e irrigazione del mais. Anche le strutture di stoccaggio del mais sono state danneggiate dalla grandine, mentre lo scorso anno è stata la siccità a creare problemi.

All’emergenza climatica si sommano gli atti vandalici

Incendio (Foto da Canva) – Ecoo.it

Un po’ come sta succedendo al sud Italia, ove non solo imperversano incendi nelle campagne di Sicilia, Puglia e Calabria, ma è anche difficile irrigare le coltivazioni a causa della mancanza d’acqua. Ai fattori climatici vanno poi a sommarsi gli atti vandalici perpetrati dall’uomo: pensiamo ad esempio all’individuo che è stato colto in flagrante mentre tentava di appiccare un incendio, o alle infiltrazioni criminali che distruggono le coltivazioni di ulivi in Puglia.

Martina Di Paolantonio

Laureata in Moda e costume nel 2016, sono appassionata di viaggi, lingue e scrittura. Faccio la copywriter dal 2019 e nel corso degli anni mi sono interessata particolarmente alle questioni di sostenibilità e transizione energetica: vivere una vita green è possibile!

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