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Fico degli Ottentotti: come coltivarlo e proteggerlo dalle malattie che lo colpiscono

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Fico degli Ottentotti, conosci la pianta? Se la risposta è sì, scopri come coltivarla ed impara a proteggerla dalle malattie che la colpiscono.

Carpobrotus raccolti
Carpobrotus raccolti (foto da Pixabay) – Ecoo.it

Il Carpobrotus – noto spesso con il nome Fico degli Ottentotti – è una pianta succulenta che appartiene alla famiglia delle Aizoacee e ci ritroviamo come territorio nell’Africa meridionale. Una pianta dal forte impatto estetico, basta guardare le sue foglie che oltre ad essere sempre numerosissime, sono carnose.

Di forma triangolare con la punta di color verde brillante, mentre i fiori sono decorativi e vistosi, lunghi petali che possono assumere diverse sfumature, dal colore rosa al rosso o giallo a seconda della tipologia. Vuoi sapere alcune chicche di gardening su tali piante? Ecco cosa c’è da sapere sul punto.

Fico degli Ottentotti, impara a proteggerlo in questo modo

Analizziamo le caratteristiche principali del Fico degli Ottentotti. Per quanto concerne l’esposizione va subito detto che tale pianta ama i luoghi soleggiati e caldi, dei bagni di sole per diverse ore al giorno. Occhio al terreno, optate per quello sciolto, misto a sabbia e che sia chiaramente ben drenato, prestate particolare attenzione a questo dato.

foglie Fico degli Ottentotti (foto da Pixabay) – Ecoo.it

Per quanto concerne il quantum di acqua da dare, occorre precisare che tale piante è resistente ed anche nei casi di forte siccità state certi che non morirà. Ma se siamo nel periodo di fioritura occhio, perché va annaffiato abbondantemente. Come ogni pianta, anche il fico degli Ottentotti ha il periodo di riposo vegetativo, ma quando ci troviamo in quello della fioritura optate per un fertilizzante liquido specifico per cactacee diluito nell’acqua delle annaffiature con cadenza mensile.

La moltiplicazione della pianta

fico degli Ottentotti giallo (foto da Pixabay) – Ecoo.it

Se volete moltiplicare la pianta, potrete anche in questo caso prendere due strade; procedere per seme o per talea. Nel primo caso, dovete procedere in un periodo specifico dell’anno ovvero tra il mese di marzo ed aprile, occhio che nella zona non si scenda al di sotto dei 15° C, sarebbe pregiudizievole per il Carbobrotus.

Per quanto riguarda le talee invece gli esperti suggeriscono di attendere l’autunno: prelevate dei rametti apicali della pianta madre con cesoie disinfettate, lasciate asciugare e riponete nel terriccio specifico per succulente. Le nuove piantine ottenute sia per seme che per talea si mettono a dimora poi nel mese di maggio.

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