
A livello internazionale, gli ultimi due anni di sviluppo dell’energia eolica sono stati trainati, nel vero senso della parola, dal boom delle turbine e delle pale cinesi. Il Paese asiatico ha di fatti annullato il gap che la separava dagli Stati Uniti, divenendo il leader mondiale nel comparto. E in Italia? A che punto è la crescita del settore della produzione di energia eolica nella penisola?
Nel nostro Paese si registra, contrariamente ad altre fonti di energie rinnovabili ampiamente utilizzate, un ritardo nei confronti dei big europei del settore.
Le determinanti principali di questo ritardo sarebbero riconducibili alla discussione prolungata sulla previsione degli incentivi a supporto del settore, e alle polemiche relative all’impatto ambientale degli impianti eolici, che in alcune parti d’Italia (ad esempio, in Alto Adige, come vedremo in un post tra poche ore), hanno provocato prese di posizione piuttosto nette.
L’Italia è così largamente dietro ai livelli di Germania e di Spagna per quanto concerne la potenza installata eolica, rimanendo in prossimità della potenza francese e del Regno Unito.
Sul fronte regionale, le aree maggiormente attente al comparto sono quelle meridionali. Il podio delle regioni che sfruttano di più l’energia eolica è occupato da Sicilia, Puglia e Campania.
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