In fin dei conti la questione non può essere trascurata, perché le estrazioni petrolifere nel ghiaccio artico mettono in pericolo un ambiente naturale molto delicato, che si basa su equilibri da salvaguardare. Per più di 800.000 anni il ghiaccio ha rappresentato una peculiarità del Mar Glaciale Artico. Adesso, a causa degli atteggiamenti opportunistici, che guardano soltanto ai guadagni economici, la calotta glaciale si sta sciogliendo sempre di più. Tutto ciò potrebbe essere davvero fatale per tutte le specie che abitano in quel territorio. Gli interessi economici puntano a sfruttare le riserve petrolifere dell’Artico, per soddisfare i consumi globali di petrolio, che sono molto elevati. Tuttavia non si tiene conto, non solo che il petrolio si rivela fortemente inquinante per il nostro pianeta, ma anche del fatto che le trivellazioni vanno a svantaggio di un intero ecosistema. Il futuro del Polo Nord è molto importante, per questo il divieto imposto a Shell si configura come una vittoria da non dimenticare.
La pedalata polare
Recentemente è stata organizzata la Pedalata polare. E’ questo il nome dell’iniziativa ideata da Greenpeace, per battersi contro le trivellazioni nell’Artico. L’organizzazione ambientalista lotta da tempo contro quello che potrebbe rivelarsi un vero e proprio disastro ambientale. Salvare l’Artico significa provvedere ad una conservazione ambientale da non sottovalutare. Già hanno aderito all’evento più di 25 Paesi e 70 città in tutto il mondo.
Tutti coloro che ritengono di voler dare il loro contributo alla salvaguardia dell’ambiente, il 15 settembre, si sono vestiti di bianco e si sono riversati in strada con la bicicletta, per mettere in atto una pedalata a favore dell’Artico. Greenpeace vuole tenere lontane da quell’ambiente naturale le compagnie petrolifere, perché ricercare il petrolio in quelle regioni comporterebbe dei pericoli per l’ecosistema in se stesso. Ma c’è di più, perché i delicati equilibri ambientali che si toccherebbero porterebbero a rendere più veloce il processo di scioglimento dei ghiacci e, quindi, si avrebbero dei grandi rivolgimenti climatici in tutto il pianeta. Si è scelta proprio la data del 15 settembre, perché essa corrisponde al momento in cui la calotta polare raggiunge la sua massima contrazione in seguito al calore dell’estate. Inoltre il 15 settembre è l’inizio della Settimana Europea della mobilità sostenibile.
Diversi sono gli eventi che in tutta Italia sono stati pensati a sostegno dell’intervento di Greenpeace. A Milano sono state organizzate delle attività per adulti e bambini. Il tutto è partito dalle ore 10, dai giardini di Porta Venezia. A Roma ci si è ritrovati alle 10 a Piazza Colosseo. Qui si è potuto assistere agli spettacoli offerti dai giocolieri e dalle maschere. La pedalata romana ha avuto inizio alle 11:30 e si è conclusa sempre a Piazza Colosseo, nella quale è stato allestito un flash mob a suon di musica. A Napoli l’appuntamento è al Napoli Bike Festival alle 10. A Bari, sempre alla stessa ora, in via Sparano, per una pedalata che ha attraversato le vie del centro e il lungomare, per poi concludersi con un flash mob. A Catania Greenpeace, dalle 16 in Piazza Stesicoro, ha predisposto dei gazebo, con intrattenimento anche per i più piccoli. L’inizio della manifestazione è stato alle 18. A Verona il ritrovo è stato fissato per le 14:30 in via Roma: si è partiti alle 16 e si è arrivati a Piazza Bra.
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