La denuncia di un cittadino del comune italiano: “Assassini!”

La denuncia di un cittadino del comune italiano: “Li stanno uccidendo!”. Quello che è accaduto lo ha mandato su tutte le furie

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L’utente che ha realizzato il filmato (YouTube) – ecoo.it

Il video che ritrae lo sfogo di un cittadino italiano ha raggiunto quasi 4.500 visualizzazioni nel giro di solamente tre giorni. La denuncia avanzata dall’uomo, che nell’esporsi ha utilizzato una terminologia a dir poco colorita, non avrebbe potuto non catturare le attenzioni del popolo del web.

Ci troviamo in Corso Tazzoli, presso il comune di Torino. L’oggetto della lamentela, come più volte ribadito dal protagonista della nostra storia all’interno della clip, sarebbero proprio gli interventi attuati dal sindaco Stefano Lo Russo mediante il contributo del Pnrr. Come vi avevamo già spiegato, del resto, parte dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono destinati proprio a migliorie e provvedimenti che conducano verso uno sviluppo green e sostenibile.

Stando a quanto denunciato dal torinese, tuttavia, il sindaco Lo Russo sembrerebbe aver pianificato un’operazione che nulla c’entrerebbe con la salvaguardia dell’ambiente e con la preservazione delle aree verdi della città. “Guardate qua! Li stanno uccidendo tutti, ne abbiamo contati più di 100!“: questa la furiosa protesta del cittadino, le cui parole sono state accompagnate da un video (a testimonianza di quanto sostenuto).

Torino, la denuncia del cittadino fa il giro dei canali social: “Li stanno uccidendo tutti!”

La protesta del cittadino torinese contro il sindaco del Pd Stefano Lo Russo emerge forte e chiara all’interno del filmato. Come si apprende fin dai secondi iniziali, l’uomo avrebbe accusato il primo cittadino di non avere a cuore le sorti del capoluogo piemontese. In aggiunta, la vera questione sollevata dal cittadino concerne proprio la modalità con cui il Comune ha deciso di adoperare i fondi messi a disposizione dal Pnrr.

Siamo l’11 agosto, e siamo a Torino in Corso Tazzoli“: comincia così lo sfogo incontrollabile dell’autore della clip, che non tarda a chiamare in causa il sindaco Stefano Lo Russo. “Il comune, con la scusa degli alberi malati, ne vuole piantare altri cinesi con i fondi del Pnrr“: questa l’accusa che l’abitante del capoluogo piemontese formula all’interno del filmato, non andandoci certamente per il sottile.

Il resto del video, altro non è che una sequenza di immagini che immortalano quanto sta attualmente avvenendo presso Corso Tazzoli. Il cittadino, con tanto di commento in sottofondo, mostra una vasta operazione di taglio degli alberi, la stragrande maggioranza dei quali – sostiene l’autore del filmato – non sarebbero stati affatto malati come motivato dall’amministrazione locale. All’opposto, ha ribadito l’utente con convinzione, questo intervento voluto dal Comune sarebbe solamente una scusante per elargire “mazzette a destra e a manca“.

La lamentela del cittadino assume proporzioni forsennate nel momento in cui dà conto agli utenti con cui intende condividere il tutto dell’immensa opera di devastazione (questa la sua versione) voluta da Lo Russo. “I torinesi si ritroveranno senza ossigeno” – dichiara senza ammettere repliche l’abitante di Torino – “Già la città fa fatica, perché è la città più inquinata d’Italia!“.

Non è di certo la prima volta che vengono messe in dubbio le modalità con cui si utilizzano i fondi del Pnrr. Eppure, una protesta così inferocita ed intrisa di rabbia non era mai stata divulgata sui social. Quale sarà – nel caso in cui ci dovesse essere – la risposta da parte dell’amministrazione comunale?

Pnrr: come sono distribuiti i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

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Il comune di Torino al lavoro (YouTube) – ecoo.it

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, come è noto, venne approvato dall’Italia nel 2021 con lo scopo di traghettare il Paese verso uno sviluppo verde e digitale, specie in seguito allo scoppio della pandemia da Covid-19. Andiamo ad analizzare, più nello specifico, come sono stati distribuiti i fondi racimolati dal Governo italiano (un totale di 191,5 miliardi di euro, di cui 70 miliardi a fondo perduto).

Alla “Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo” si è deciso di destinare circa 46,3 miliardi di euro di risorse. Per la missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica” sono stati destinati 59,47 miliardi di euro. Il settore “Infrastrutture per una mobilità sostenibile” ha ricevuto fondi pari a 25,4 miliardi di euro. Alla missione “Istruzione e ricerca” sono andati 30,88 miliardi di euro, mentre gli ultimi due punti del Piano – e cioè “Inclusione e coesione” e “Salute” – hanno ricevuto, rispettivamente, 19,81 miliardi e 15,63 miliardi di euro.

Non tutti i fondi messi a disposizione dal Pnrr, tuttavia, verrebbero spesi nella maniera più adeguata (questa, perlomeno, è la teoria sostenuta da moltissimi cittadini). È probabile che sfoghi come quello dell’abitante del capoluogo piemontese, nel corso dei prossimi mesi, siano destinati a ripetersi con molta più frequenza.