Acetosella, non solo estetica: forse non lo sai, ma può essere utilizzata anche in cucina

Sapevi delle proprietà benefiche culinarie dell’acetosella? Non è solto una specie di flora dedita all’estetica: c’è molto di più di quanto non sai.

Acetosella non solo estetica cucina
Acetosella gialla (Instagram – ecoo.it)

Almeno una volta nella nostra vita ci sarà capitato di sentir parlare di una nuova specie di piantagione, l’acetosella coltivata nei vasi da giardino e adattabile a qualsiasi contesto dell’humus (terreno).

Molti considerano questa pianta come un abbellimento in termini estetici con l’obiettivo di arricchire di odori e profumazioni gli ambienti di casa o simili, ma in pochi conoscono delle ottime qualità culinarie di cui beneficia.

L’Oxalis acetosella, nome scientifico della pianta è stata per la prima volta coltivata in Asia, America del Nord e Europa. Questa specie è presente anche in Italia sottoforma di quadrifoglio con composizione estetica a cuori ed è sempreverde.

Questa pianta analizzata a fondo dagli ambientalisti è stata scoperta come una specie dai grandi benefici a livello salutare posseduti, tra cui una vasta gamma di vitamine (C e B2 su tutte), fibre dunque diuretiche e con importanti proprietà di natura disinfettante volte ad eliminare le tossine ed equilibrare il flusso sanguigno

Acetosella, perché è efficace anche in cucina: gli effetti nel regime alimentare

Acetosella non solo estetica cucina
Risotto alle cime di rapa con acetosella (Instagram – ecoo.it)

Come abbiamo già visto prima, l’acetosella detta anche Oxalis acetosella nel linguaggio scientifico consta di diverse proprietà benefiche da un punto di vista salutare oltre che di profumazione per ambienti.

Tuttavia gli esperti attenzionano in modo particolare questa pianta in quanto la sua funzione si estende anche in cucina ai fornelli. Non tutti sapevano infatti che l’acetosella è un ottimo prodotto astringente che può benissimo sostituirsi al limone.

Le foglie di acetosella contengono dosi di acido ossalico per cui recitano una parte importante in cucina. Non è consigliabile proprio per la natura acida della sostanza all’interno contenuta a coloro che soffrono di problemi gastrointestinali e/o epatici.

Per il resto l’acetosella è un ottimo alleato dei cuochi nel comparto spezie e odori per arricchire ad esempio un piatto e renderlo più piacevole al palato e alla masticazione.

A tal proposito ne beneficiano frittate (con asparagi e formaggio filante), zuppe, minestre e insalate varie e a proposito di queste ultime, l’acetosella funge da ‘alleato’ culinario per arricchire la verdura condita con mandorle, nocciole, rucola e cipolla.

Il consiglio nell’utilizzo del prodotto in cucina è quella di espanderla tra le pietanze in piccole quantità proprio per la presenza dell’acido ossalico che sottoposto ad eccessi può favorire calcoli e insufficienze renali.