Acetosella, non solo estetica: forse non lo sai, ma può essere utilizzata anche in cucina

Sapevi delle proprietà benefiche culinarie dell’acetosella? Non è solo una specie di flora dedita all’estetica: c’è molto di più di quanto tu sappia.

Proprietà benefiche dell'acetosella
Proprietà benefiche dell’acetosella (Ecoo.it)

Almeno una volta nella vita avrai sentito parlare di una pianta, l’acetosella, coltivata in vasi da giardino e adattabile a qualsiasi tipo di terreno. Molti considerano questa pianta un semplice ornamento per abbellire gli ambienti domestici con i suoi odori e profumi, ma pochi conoscono le sue eccellenti qualità culinarie.

A cosa serve l’acetosella?

A cosa serve l'acetosella?
A cosa serve l’acetosella? (Ecoo.it)

L’Oxalis acetosella, questo il suo nome scientifico, è stata inizialmente coltivata in Asia, America del Nord e Europa. In Italia è presente anche sotto forma di quadrifoglio con foglie a forma di cuore ed è sempreverde. Gli studiosi hanno approfondito l’analisi di questa pianta e hanno scoperto i suoi notevoli benefici per la salute.

Tra queste, l’acetosella possiede una vasta gamma di vitamine, in particolare la C e la B2, oltre a fibre diuretiche e importanti proprietà disinfettanti che aiutano a eliminare le tossine e a regolare il flusso sanguigno. I benefici di questa pianta, che molti non gradiscono nel loro giardino, non finiscono certo qui.

Usare l’acetosella in cucina: come si fa

Usare l'acetosella in cucina: come si fa
Usare l’acetosella in cucina: come si fa (Ecoo.it)

L’acetosella non è solo efficace in ambito ornamentale, ma ha anche un impatto positivo in cucina: brevemente cercheremo di spiegare in che modo influisce nella nostra cucina. Come accennato precedentemente, l’acetosella, anche conosciuta come Oxalis acetosella dal punto di vista scientifico, ha diverse proprietà benefiche sia per la salute che per la profumazione degli ambienti.

Tuttavia, gli esperti prestano particolare attenzione a questa pianta perché ha un’applicazione in cucina, non nota a tutti. Poche persone sanno che l’acetosella è un ottimo agente astringente che può sostituire efficacemente il limone. In particolare, le foglie di acetosella contengono acido ossalico in quantità significative, il che le rende fondamentali in cucina.

Va comunque tenuto conto che, a causa della natura acida della sostanza contenuta al loro interno, non è consigliabile consumarle per chi soffre di problemi gastrointestinali oppure epatici. Per il resto, l’acetosella è un grande alleato dei cuochi nel reparto delle spezie e degli aromi, poiché può arricchire piatti come frittate – in questo caso in tandem con asparagi e formaggio filante, zuppe, minestre e insalate di vario genere.

Come si mangia acetosella?

Come si mangia acetosella?
Come si mangia acetosella? (Ecoo.it)

Questa erba si sposa bene con verdure condite ovvero con mandorle, nocciole, rucola e cipolla, ma un consiglio importante per l’utilizzo di questo ingrediente in cucina è di usarlo con moderazione. Questo perché – come già detto – contengono acido ossalico, croce e delizia di questa pianta: in eccesso potrebbe favorire la formazione di calcoli e causare problemi renali.

Le foglie crude di acetosella, oltre a essere masticate per sperimentare un effetto dissetante, possono anche offrire proprietà benefiche e utili per la pulizia e la disinfezione delle piccole ferite presenti nella bocca. Si può consumare questa pianta anche in infuso, con proprietà davvero importanti e benefiche: sono foglie rinomate per la loro capacità di purificare il corpo, aiutando a eliminare le tossine e a favorire un migliore equilibrio interno.

Possiamo dunque dire che sia masticando queste foglie, che in infuso, avremo delle proprietà benefiche per il nostro cavo orale, sempre a rischio infezioni, ma anche per il nostro corpo, perché con l’acetosella riusciremo a smaltire le tossine del nostro organismo.