Scoperta sensazionale: questa specie era sconosciuta agli scienziati

È stata scoperta una specie sconosciuta alla scienza nella serra tropicale del Muse. Ha un apparato riproduttore mai visto prima

Lumaca nuova scoperta
Lumaca-foto pixabay ecoo.it

Nella serra tropicale del Muse è stata scoperta una specie sconosciuta che ha un apparato riproduttore mai osservato prima nei molluschi terrestri. Si tratta di una lumachina di circa due centimetri che viene chiamata Barkeriella museensis in onore del museo trentino.

È stata scoperta durante alcuni campionamenti scientifici, appartiene a una famiglia di molluschi terrestri poco diffusa e studiata, presente per lo più in Asia orientale e Australia. Il suo areale di origine rimane ancora un mistero.

Nuova specie di lumaca scoperta

È stata trovata per la prima volta una nuova specie di lumaca che fino ad ora era sconosciuta alla scienza. È una lumaca molto piccola che appartiene alla famiglia di molluschi terrestri, i Rathouisiidae che è poco diffusa e studiata.

Il ritrovamento di questa specie apre scenari di indagine sulle specie aliene. Gli esperti del Museo di Storia naturale dell’Accademia dei Fisiocritici, hanno trovato la specie durante un setaccio tra il terricci e le piante e in base a delle analisi è emerso appunto che si tratta di una specie che fino ad ora era sconosciuta alla scienza.

Il suo areale di origine rimane ancora però un mistero, ma potrebbe collocarsi in Asia orientale o in Australia, dato che la famiglia a cui appartiene è diffusa in quelle aree. Ma anche la modalità con cui la lumaca è arrivata a Trento è incerta. Probabilmente tramite il trasporto di terriccio o piante esotiche nella serra tropicale del museo.

La scoperta è avvenuta durante un programma di ricerca sulle specie aliene condotta dall’Università di Siena e dal Museo di Storia naturale Accademia dei Fisiocritici in collaborazione con l’Università di Poznan in Polonia e il National Biodiversity Future Center nell’ambito del Pnrr. Il progetto è coordinato da Giuseppe Manganelli e Folco Giusti.

La ricerca era incentrata sulla xenodiversità, ossia la componente della biodiversità costituita da organismi alieni, non originari del territorio indagato. Il settore di ricerca è quello dei molluschi terrestri e di acqua dolce che comprende specie spesso introdotte in modo del tutto accidentale con il trasporto di terriccio o piante esotiche.

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Una delle particolarità di questa lumaca è che l’apparato riproduttore di questa specie è dotato di tre diversi condotti, ognuno dei quali si apre in modo indipendente, sono preposti allo scambio dei gameti. Ossia una condizione finora mai osservata nei molluschi terrestri che di solito ne hanno due. È la prima volta che si è scoperta una specie così.