Scatta la paura: cavallette, timore invasione campi

È allarme invasione di cavallette in Italia, ecco quali sono le regioni a rischio. La concentrazione massima è in una regione in particolare

Cavallette invasione paura Italia
Cavallette -foto pixabay ecoo.it

L’invasione di cavallette è da sempre vista come una piaga biblica che ogni anno si abbatte in Italia. In una regione italiana in questo momento l’invasione è attiva e gli agricoltori hanno già lanciato l’allarme per i raccolti e le coltivazioni di erba medica.

I danni che causa questo insetto sono molo gravi e aumentano in situazioni che sono legate alla siccità che colpisce più regioni in Italia. I due fenomeni si uniscono per bloccare il ricaccio della vegetazione. Le cavallette sono insetti che colpiscono in gruppo per cibarsi di tutto ciò che trovano per strada. Preferiscono grandi coltivazioni ma si fanno andare bene anche gli orti privati.

Perché le cavallette invadono i territori

Le cavallette sono degli insetti che agiscono in gruppo per cibarsi di tutto ciò che trovano sulla loro strada. Gli esperti studiano di continuo il loro andamento e il loro modo di fare che purtroppo ha un effetto negativo sulle coltivazioni.

Il proliferare delle cavallette è reso favorevole da alcuni fattori, come il clima secco, temperature alte e la mancanza di acqua. Inoltre le crepe che si formano in seguito alla siccità sono ottimi ripari per deporre le loro uova. Queste sono tutte condizioni che in questo momento stiamo vivendo.

Solitamente si ha un picco nell’invasione e poi le cavallette improvvisamente spariscono dal territorio dopo aver saccheggiato la maggior parte dei terreni e delle coltivazioni. Il segreto sarebbe quello di arare i terreni di continuo. Non è però una strada che si può sempre seguire perché alcune specie hanno tempistiche di coltivazione diverse.

La regione più a rischio ora è la Sardegna, si preannuncia un’invasione nell’estate 2023. I coltivatori sono pronti a combattere questa piaga e a non lasciarsi travolgere come negli anni scorsi. Le locuste fanno molti danni, nel 2022 la piaga ha interessato 60 mila ettari e nel 2023 si potrebbe arrivare a 100 mila.

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Ci sono disinfestazioni mirate e anche droni che individuano le zone con maggiore concentrazione degli insetti. Il prefetto è disposto a coinvolgere l’Esercito e tutto quello che serve per invertire questa piaga che attacca le coltivazioni. Tra poche settimane potrebbero schiudersi le uova a Sassari e Oristano perciò bisogna agire subito.