Le hanno ritrovate sbranate: 6 esemplari uccise. Il fenomeno è sempre più frequente

Un allevatore le ha ritrovate sbranate e uccise: 6 esemplari colpiti. Un approfondimento sul fenomeno che sta dilagando tra gli allevamenti in montagna.

Attacco lupi
Branco (Foto da Canva) – Ecoo.it

All’alba della mattina di giovedì, un tragico evento ha colpito l’allevatore Franco Mossini di Monno. Mentre si dirigeva al suo gregge, si è trovato di fronte a una scena orribile: sei pecore giacevano senza vita, mentre altre erano scomparse nel nulla. La tragedia si è abbattuta sull’allevatore, lasciandolo sgomento e impotente di fronte a questa perdita devastante.

Sei esemplari uccisi a Monno: il responsabile

Attacco lupi
Lupi (Foto da Canva) – Ecoo.it

Nonostante la tragica scoperta, Mossini non ha esitato a esaminare attentamente le carcasse e gli indizi presenti su di esse. È convinto che i responsabili di questa strage siano i lupi, che da tempo si spostano in branco tra il Mortirolo, la Valtellina e la Val Grande. Questa certezza è rafforzata dal fatto che l’anno scorso l’allevatore ha già vissuto un episodio simile, quando ben dieci dei suoi animali furono uccisi in modo simile. Nonostante gli sforzi delle autorità competenti, i carabinieri forestali sono ancora impegnati nelle indagini per appurare i dettagli di questo specifico episodio.

La situazione è preoccupante per l’allevatore, che oltre alla tristezza per la perdita dei suoi animali, si trova di fronte a una realtà amara: il risarcimento economico per le pecore uccise non coprirà minimamente i danni subiti. Le pecore rappresentano un’importante fonte di reddito e la loro perdita non solo comporta un danno finanziario, ma anche un colpo emotivo per l’allevatore che ha dedicato tempo e fatica per prendersene cura.

Questo episodio mette in luce la complessa sfida che gli allevatori devono affrontare nella convivenza con i lupi. Da un lato, i lupi rappresentano una specie protetta, essendo una componente fondamentale dell’ecosistema naturale. Dall’altro lato, gli allevatori si trovano spesso in conflitto con questi predatori, che possono causare gravi danni alle greggi.

La difficile convivenza tra allevatori e lupi

Attacco lupi
Gregge (Foto da Canva) – Ecoo.it

La protezione delle specie selvatiche e la tutela dell’agricoltura e dell’allevamento sono due obiettivi che devono coesistere in modo equilibrato. È fondamentale che siano adottate misure adeguate per prevenire gli attacchi dei lupi ai greggi, garantendo nel contempo la conservazione di questa importante specie.

Per affrontare questa situazione, è necessario che gli allevatori abbiano accesso a strumenti e risorse che consentano loro di proteggere efficacemente i loro animali. Le recinzioni rinforzate, l’utilizzo di cani da guardiania addestrati e la sorveglianza attiva sono solo alcune delle misure che possono essere adottate per ridurre il rischio di attacchi dei lupi.

Inoltre, è fondamentale promuovere la collaborazione tra gli allevatori, le autorità locali e gli esperti in materia di conservazione della fauna selvatica. Solo così è possibile sviluppare strategie efficaci che garantiscano la coesistenza pacifica tra gli allevatori e i lupi. Ciò potrebbe includere la formazione degli allevatori sul comportamento dei lupi, sulle tecniche di prevenzione degli attacchi e sulle procedure corrette da seguire in caso di incidenti. Inoltre, è importante che vengano istituiti meccanismi di segnalazione tempestiva degli avvistamenti di lupi, in modo che le autorità competenti possano prendere le misure necessarie per minimizzare i danni alle greggi.

Verso un sostegno adeguato per gli allevatori colpiti

Oltre a queste misure preventive, è essenziale garantire un adeguato sostegno agli allevatori colpiti dagli attacchi dei lupi. Il risarcimento finanziario offerto attualmente potrebbe non essere sufficiente a coprire completamente le perdite subite dagli allevatori. Pertanto, è necessario esaminare attentamente le politiche di compensazione e valutare se siano adeguate alle necessità degli agricoltori che subiscono danni da predatori.

Un ulteriore passo avanti potrebbe essere l’implementazione di programmi di assicurazione per gli allevatori, che coprano i danni causati dagli attacchi dei lupi. Questi programmi potrebbero essere sviluppati in collaborazione con le compagnie assicurative e le istituzioni locali, al fine di garantire un equo trattamento agli allevatori e una protezione adeguata delle loro attività.

È altresì importante coinvolgere la comunità locale nella conservazione dei lupi e nella gestione dei conflitti tra lupi e bestiame. Sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della biodiversità e sulla necessità di proteggere sia gli allevatori che i lupi è fondamentale per creare una comprensione e un sostegno diffusi.

In conclusione, l’episodio delle pecore sbranate dai lupi a Monno pone l’attenzione su una questione complessa e delicata: la convivenza tra l’allevamento e la conservazione dei predatori. È essenziale adottare misure preventive adeguate, fornire sostegno finanziario agli allevatori colpiti e promuovere la collaborazione tra gli allevatori, le autorità locali e gli esperti in conservazione. Solo attraverso uno sforzo congiunto e una comprensione reciproca sarà possibile garantire la sopravvivenza sia degli allevatori che dei lupi, preservando al contempo l’equilibrio naturale dell’ecosistema.

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