Una ragazza di 20 anni è stata uccisa sabato scorso negli Stati Uniti dopo essere entrata per errore nella proprietà di un uomo.

Uccisa a colpi di fucile dopo essere entrata per sbaglio in auto nel vialetto di casa di un uomo. È la tragedia consumatasi sabato scorso ad Hebron, negli Stati Uniti, dove una ragazza di 20 anni è stata assassinata da un 65enne.
La giovane stava cercando la casa di un amico quando, per errore, avrebbe imboccato il vialetto di un’abitazione. Accortasi dell’errore avrebbe invertito la marcia, ma a quel punto il proprietario è uscito ed avrebbe aperto il fuoco ferendo a morte la vittima.
Usa, entra nel vialetto della casa sbagliata: ragazza uccisa con un colpo di fucile
Si chiamava Kaylin Gillis, la ragazza di 20 anni uccisa a colpi d’arma da fuoco lo scorso sabato, 15 aprile, ad Hebron, cittadina della contea di Washington, negli Stati Uniti.

Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, come riportano alcuni media locali tra cui la redazione de The New York Times, Gillis si trovava a bordo di un’auto, su cui viaggiavano altri tre ragazzi, per raggiungere l’abitazione di un amico, quando per errore, avrebbe imboccato il vialetto della casa di un 65enne, Kevin Monahan. Capendo che non si trattasse della residenza dell’amico, l’auto sarebbe tornata indietro, ma proprio in quell’istante, il 65enne è uscito imbracciando un fucile ed ha esploso due colpi, uno dei quali ha raggiunto Kaylin.
Uno dei giovani a bordo ha guidato sino alla vicina città di Salem, dove la ragazza è stata soccorsa, ma non c’è stato nulla da fare. Monahan è stato arrestato dalla polizia e si trova ora detenuto in carcere. In corso le indagini sul caso.
Il secondo caso in pochi giorni

Solo pochi giorni prima si era consumata una tragedia analoga a Kansas City, nel Missouri, dove un ragazzino di 16 anni era stato ucciso a colpi d’arma da fuoco. L’adolescente, stava andando a prendere i suoi fratellini da un amico, ma aveva suonato per errore al campanello di un uomo che, uscito dall’abitazione, gli ha sparato alla testa. Anche in quel caso per la vittima non c’è stato nulla da fare.