È stata rintracciata. Si chiama Jj4 ed ha 17 anni. Le ricerche hanno puntato il dito sull’orsa per attribuire la responsabilità del decesso del runner

Ora il quadro sembra essere chiaro. Almeno per chi intende le ricostruzioni dei fatti come vicenda, vittima, responsabile. E sul banco degli imputati, metaforicamente parlando, c’è Jj4. Certo, la famiglia di Andrea Papi ha fatto causa allo Stato. Tuttavia l’orsa sarà la prima a pagare, e forse l’unica, per la triste vicenda che ha portato al decesso di un ragazzo di 26 anni. Questa storia ha fatto eco in tutto il territorio nazionale. Gli abitanti del Trentino hanno alzato la voce sulla questione e sull’evitabilità della tragedia. Purtroppo quando si ha a che fare con lo scontro tra uomo e natura la previdibilità lascia il passo ad altre leggi.
E la tragedia si è consumata. È la prima volta in Italia che l’aggressione di un orso, anzi, di un’orsa, abbia portato ad un decesso. Ora il futuro di Jj4 è piuttosto delineato, ne è stato già confermato l’abbattimento. Suo e di altri orsi come lei considerati ‘pericolosi’.
Jj4, identificata l’orsa che ha aggredito Andrea Papi

La procura della Repubblica di Trento ha diffuso l’identikit dell’orsa che ha aggredito Andrea Papi lo scorso 5 aprile. Il tragico evento è avvenuto nei boschi di Caldes, un Comune italiano in provincia di Trento. Jj4 ha 17 anni, è nata in Trentino da due genitori che sono stati importati dalla Slovenia, Joze e Jurka, arrivati tra il 2000 ed il 2001. Dalle opinioni di esperti del settore, l’orso è un animale che attacca principalmente per due motivi: difesa personale e della prole e difesa del cibo. L’essere umano non fa parte della sua catena alimentare.
Come è avvenuto il riconoscimento dell’esemplare

Il riconoscimento è avvenuto grazie allo studio del DNA. La conferma è arrivata prima di quanto ci si aspettasse. Le analisi genetiche sono state effettuate dal laboratorio di analisi della Fondazione Edmund Mach. La notizia dell’identificazione dell’orsa J14 è stata ufficialmente diffusa prima ancora che il fascicolo definitivo fosse stato depositato. L’ovvio interesse nazionale sulla vicenda ha portato la Procura a bypassare gli iter burocratici.