Il giovane runner Andrea Papi è stato effettivamente assalito e ucciso da un orso mentre era nei boschi di Caldes e ora la famiglia chiede conto allo Stato e alla Provincia di Trento per la gestione del progetto sugli orsi

La tragedia che si è consumata tra i sentieri e i gli alberi dell’area sopra Caldes, Trentino Alto Adige, ha scosso la comunità nel suo complesso. Andrea Papi era infatti uscito come tante altre volte per allenarsi con le bacchette da trekking e non è più tornato a casa. Nella stessa zona in cui circa un mese fa un altro escursionista con il cane aveva avuto un incontro ravvicinato con un orso è stato infatti assalito e ucciso probabilmente dallo stesso animale.
La convivenza della popolazione locale del Trentino con gli orsi, reintrodotti attraverso un programma di ripopolamento, non è mai stata facile e nel tempo si sono avuti diversi episodi ma Andrea Papi è la prima vera vittima confermata morta a seguito di un attacco da parte di uno dei plantigradi presenti in quei boschi. Ed è contro il modo in cui è stata gestita la questione ripopolamento che ora si scaglia la famiglia del runner.
Per gli orsi ci voleva un referendum?
La famiglia del runner di ventisei anni assalito da un orso è chiaramente sconvolta da questa tragedia improvvisa e ha pubblicamente annunciato la volontà di adire le vie legali nei confronti dello Stato nel suo complesso e nei confronti anche della Provincia Autonomia di Trento. L’accusa che i familiari del runner muovono è semplice e riguarda il modo in cui sarebbe stato gestito il progetto di reintroduzione dell’orso nell’area. Un progetto denominato Life Ursus. In particolare l’accusa mossa dai familiari di Andrea Papi è quella di non aver promosso un referendum per sentire il parere della popolazione locale prima di avviare le operazioni.

Tutta la comunità è scossa e particolarmente toccanti son ostate le parole e le foto che Alessia Gregori, la fidanzata di Andrea Papi, ha dedicato al ricordo del suo compagno con il quale, ha raccontato, avrebbe inaugurato una nuova vita insieme nei prossimi mesi. Altrettanto scossa è la madre di Andrea, Franca Ghirandini, che non usa giri di parole quando dichiara pubblicamente “Hanno voluto il morto e ora ce l’hanno“.
Assalito da un plantigrado

L’autopsia, intanto ha confermato che il runner è stato aggredito da un orso e che è stato poi trascinato per circa settanta metri, morendo a seguito delle ferite riportate. Il ragazzo ha cercato di difendersi e infatti è stato individuato anche un bastone con evidenti tracce di sangue sul luogo della tragedia.