Escursionismo sempre più presente, gli animali cambiano comportamenti

Sta aumentando l’escursionismo in alta montagna e gli animali stanno cambiando il loro comportamento di conseguenza

Animali-foto pixabay Thepoorphotographer-ecoo.it

Aumenta molto l’escursionismo in alta montagna e gli animali quindi si devono adeguare e cambiano il loro comportamento. Decidono infatti di uscire durante la notte per evitare di incontrare le persone. Una ricerca condotta dal MUSE di Trento e dall’Università di Firenze, ha dimostrato che le attività praticate dall’uomo sulle Dolomiti disturbano molto la fauna selvatica fino a modificarne le abitudini.

Le Dolomiti del Trentino occidentale sono sempre più affollate, specialmente nel periodo estivo. Con delle fototrappole i ricercatori hanno potuto valutare i comportamenti della fauna selvatica nel tempo. Sono state monitorate soprattutto otto specie, orsi, cervi, camosci, caprioli, tassi, volpi, lepri e faine. Pur essendo diverse specie hanno tutti dimostrato risposte simili al disturbo provocato dall’uomo. Escono tutti di notte quando non ci sono persone.

Gli animali cambiano le loro abitudini a causa degli escursionisti

Secondo alcuni studi condotti, l’escursionismo sta aumentano molto in alcune zone e questo ha un effetto sulla fauna. Gli animali si trovano a dover cambiare le loro abitudini per evitare di imbattersi nelle persone. Da alcuni dati raccolti è emerso che oltre 500mila foto raccolte in 7 anni di ricerca il 70% ritrae persone e il tasso di passaggio umano di fronte alle fototrappole è stato 7 volte superiore a quello della specie selvatica più comune, ossia la volpe. E anche 70 volte superiore a quello dell’orso.

Allontanarsi dagli habitat coinvolti da attività umane e vivere più di notte è un comportamento normale da parte degli animali ma per loro comporta delle conseguenze, ossia difficoltà di movimento e una regolazione non ottimale della temperatura corporea e quindi anche maggiori difficoltà nel cercare il cibo.

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È quindi fondamentale imparare a riservare agli animali i loro spazi, interferendo il meno possibile con la loro vita. Gli esperti pertanto consigliano di limitare l’accesso a determinate aree dei parchi naturali nei periodi più delicati per la fauna selvatica. Ricordiamoci che la natura è la casa degli animali non la nostra e dobbiamo quindi farci da parte e lasciare che possano vivere in serenità. Bisognerebbe assolutamente limitare la nostra presenza.