WWF: salve (per un po') le balene grigie di Sakhalin

Il WWF Internazionale ha comunicato che un importante gruppo petrolifero ha deciso di sospendere i test sismici che erano in programma al largo dell’isola di Sakhalin, nella Russia più orientale, in una zona di importanza cruciale per la riproduzione delle balene grigie.

Seguendo infatti una raccomandazione fatta dal gruppo scientifico del Western Gray Whale Advisory Panel, il consorzio petrolifero che fa capo a Shell e Sakhalin Energy (gruppo che tra gli altri vede anche la presenza di Gasprom) ha cancellato i test sismici in programma per il 2009. Una notizia davvero buona per questi magnifici cetacei. Le balene grigie appartengono alla specie Eschrichtius robustus, una delle più minacciate al mondo e a fortissimo rischio di estinzione. Allo stato attuale restano solamente 25 femmine in età di riproduzione.
 
Le balene grigie si riproducono solamente durante l’estate ed una delle zone di riproduzione più importanti del mondo si trova al largo della Baia di Piltun nella parte nordorientale di Sakhalin. Le attività petrolifere disturbano in modo drammatico la vita di queste balene, soprattutto per il fatto che sono costrette a spostarsi in aree più profonde e sempre più al largo: un vero pericolo per i piccoli che trovano maggiori difficoltà per nutrirsi. Dato che le balene si alimentano solo in estate, un così vasto cambio di area avrebbe conseguenze devastanti sulla già esigua popolazione dei cetacei e potrebbe portare alla completa estinzione della specie. Pur plaudendo al gesto di Shell e Sakhalin Energy, il WWF ha segnalato che altre compagnie petrolifere (tra le quali BP, Exxon e Rosneft) continuano ad ignorare gli appelli degli scienziati e di numerose organizzazioni non governative che si battono per la salvaguardia di questa specie.