Spiagge italiane, tecnologia ed ecocompatibilità al mare

spiagge italiane ecosostenibiliMolti sono gli investimenti in tutta Italia, per avere delle spiagge pulite ed ecosostenibili. Sembra essere questa la tendenza degli ultimi tempi: puntare sulle spiagge ecocompatibili, oltre che tecnologiche. Diversi sono gli accorgimenti che sono stati adottati da Rimini fino alla Sicilia, per ottenere spiagge biocompatibili: passerelle in materiali riciclati, ombrelloni fotovoltaici, pozzi geotermici e impianti eolici per sfruttare il mare e il vento. Oltre a tutto ciò bisogna citare le nanotecnologie per l’eco-manutenzione.

Le spiagge sono diventate ecosostenibili a tutti gli effetti. In particolare l’Emilia Romagna si sta distinguendo per questo tipo di strutture. Il processo in questa regione è molto lungo ed è cominciato già circa dieci anni fa con varie misure.
Tra queste non possiamo non ricordare la fornitura gratuita dei riduttori di flusso, in modo da provvedere al risparmio idrico, e la creazione di isole ecologiche per la raccolta differenziata.
Ultimamente fra le operazioni più importanti c’è stata quella che ha coinvolto nove chilometri della costa romagnola tra Cervia, Milano Marittima e Tagliata, si è trattato di un rinnovamento generale di 233 stabilimenti.
Tra l’altro sono state rinnovate anche le vecchie reti di acqua e di gas. Danilo Piraccini, presidente della cooperativa bagnini di Cervia, ha dichiarato: “Con le perdite lungo la condotta della vecchia rete perdevamo circa 80 mila euro a stagione, sprecando migliaia di litri di acqua. Adesso, invece, grazie al collegamento diretto al sistema idrico, ogni stabilimento può mettere a disposizione dei turisti l’acqua fresca, anche quella gasata, evitando lo stoccaggio e lo smaltimento dei contenitori vuoti. Risparmiando almeno una tonnellata di plastica per ogni stabilimento“.
Le nanotecnologie vengono utilizzate per la pulizia. Per questo si stanno sperimentando alcune sostanze come il biossido di titanio e di silicio, per sfruttarne le proprietà fotocatartiche, autopulenti ed autoigienizzanti.
Stefano Silvestrin di Nanosilv ha spiegato: “Grazie alla forma ridotta le molecole dei nostri prodotti reagiscono alla luce dell sole e diventano in grado di disgregare le sostanze nocive. Agendo come un disinquinante dell’ambiente, come fossero alberi. Anche per pulire i pannelli fotovoltaici, infine, sono un’ottima soluzione“.