Per il referendum 2011 risultati decisivi sul nucleare, ma la ricerca continua

Per il referendum 2011 risultati decisivi sul nucleare, ma la ricerca continua. In sostanza è questo ciò che ha dichiarato il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, che ha fatto notare come, nonostante la volontà di fermare il nucleare in Italia, non si può non puntare sulla ricerca per ciò che riguarda l’energia atomica, che rimane una risorsa da tenere in considerazione. Eppure la maggioranza dei nostri connazionali ha scelto di evitare qualsiasi rischio legato al nucleare, rinunciando a quella che da molti è stata vista come una possibilità in nome dell’autonomia energetica.

Per il referendum 2011 i risultati sono stati chiari: ci attende un futuro basato sulle energie rinnovabili. In ogni caso, secondo il ministro, queste ultime costituiscono solo una parte di un mix energetico che dovrebbe comprendere soprattutto il ricorso al petrolio e al gas come fonti energetiche da utilizzare in alternativa all’energia nucleare. È comunque da tenere presente che dopo il referendum 2011, ci sono stati risultati indicativi sulle rinnovabili dall’agricoltura.
 
Il ministro Prestigiacomo ha detto:
 

Sarebbe un’assurdità che non deve accadere: l’Italia non può e non deve restare fuori dalla corsa al nucleare pulito e sicuro, quello che non produce scorie, al quale tutto il mondo sta lavorando e che nei prossimi decenni potrebbe rappresentare una svolta energetica.

 
Con il referendum sul nucleare è stata fatta una scelta ecoresponsabile. Quale sarà il futuro energetico dell’Italia è invece tutto da vedere. Le energie rinnovabili offrono importanti possibilità in termini di sostenibilità ambientale, ma bisognerebbe giungere ad una parità di costi con i combustibili fossili.