Per fermare la caccia al leopardo bianco in Mongolia nasce il comitato Panthera

[galleria id=”1195″]La caccia al leopardo bianco in Mongolia sembra essere ritornata in auge in seguito alla decisione del governo di concederne nuovamente il via libera. Una decisione che senza dubbio non tiene conto dell’importanza della tutela degli animali. Il governo sembra nascondersi sulle giustificazioni basate sulla ricerca scientifica, per non rivelare la verità: la caccia al leopardo delle nevi è stata riaperta per sfruttare le stupende pellicce di questa specie e per accontentare i pastori, le cui greggi sono spesso minacciate dai leopardi. Per questo è nato il comitato Panthera.

Quest’ultimo si pone l’obiettivo di attivarsi per garantire la protezione di questa specie animale a rischio. Tom McCarthy e George Schaller, rispettivamente direttore esecutivo e vicepresidente del Panthera’s Snow Leopard Program, hanno fatto notare:
 
“Se la caccia programmata al leopardo delle nevi andrà ancora avanti, la credibilità della Mongolia come leader nella conservazione delle specie rare sarà gravemente offuscata.”
 
In tema di biodiversità spesso accade che l’estinzione sia più veloce dell’evoluzione. Ecco perché sono necessarie misure da applicare in maniera urgente a sostegno della conservazione della biodiversità, la quale rappresenta un prezioso patrimonio da proteggere. In termini di biodiversità solo in Italia sono 58.000 le specie animali a rischio estinzione.
 
Andare contro la protezione degli animali è reato penale. In Mongolia ci sono circa 1.200 esemplari di leopardo bianco da proteggere. Panthera sta portando avanti una petizione per salvaguardare questi animali, un’azione fondamentale per garantire la possibilità di conservare un intero ecosistema.