OGM: voto UE per il riso Bayer

[galleria id=”37″]Il prossimo 20 aprile l’Unione Europea dovrà stabilire se autorizzare al consumo umano un riso transgenico prodotto dalla Bayer.

Il polverone sollevato da un’eventuale parere positivo della Commissione Europea ha un duplice motivo di esistere. Da un lato questo riso viene coltivato utilizzando il glufosinato, un erbicida altamente tossico il cui uso sarà proibito nei paesi dell’Unione solo a partire dal 2017, dall’altro rappresenterebbe il primo caso di Ogm non destinato a mangimi animali, ma proprio al consumo umano. Nel riso LL62 è stato introdotto un gene che lo rende inattaccabile da parte del glufosinato, che quindi svolge la sua azione tossica sulle piante infestanti. Tuttavia l’Efsa di Parma, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, già nel 2005 aveva espresso parere sfavorevole all’utilizzo del pesticida trovandolo estremamente tossico per gli agricoltori stessi, che irroravano i campi, e soprattutto per i bambini.
 
Ancora una volta si pone la questione degli organismi geneticamente modificati. Già nel 2006 Greenpeace denunciò che sugli scaffali dei supermercati europei era illegalmente in vendita un altro riso Ogm (LL601) targato Bayer, senza che fosse stato approvato il suo uso per il consumo umano. Nonostante le critiche e la crisi economica, quello dell’Ogm sembra rappresentare un mercato in continua crescita. Con utili altissimi, in barba alla più nera delle recessioni. Secondo il centro studi Cropnosis, il giro di affari nel 2008 ha sfiorato i 7,5 miliardi di dollari. Se dovesse essere legalizzato il suo uso per il consumo umano, come cambierebbe il mercato delle colture alimentari? E, soprattutto, come cambierebbe la nostra alimentazione?