Incentivi energia, pronto il decreto per lo sviluppo sostenibile

incentivi energia decreto sviluppo sostenibilePer gli incentivi sull’energia è già pronto il decreto che va a favore dello sviluppo sostenibile. È infatti proprio sulla crescita ecosostenibile che il Governo sceglie di puntare, destinando 600 milioni derivanti da varie fonti: Contratti di Programma per le “aree depresse”, Contratti di Area, Fondo per l’innovazione, risorse per la reindustrializzazione. Saranno inoltre chiamati in causa anche il Fondo rotativo della Cassa depositi e prestiti per il sostegno alle imprese. Sono previsti inoltre dei finanziamenti agevolati per quelle imprese che rischiano di veder revocati gli incentivi.

Provvedimenti ampi e su larga scala quindi, che hanno l’obiettivo di assicurare al nostro Paese il percorso nel senso di una green economy incentrata sullo sfruttamento delle ecoenergie. Il tutto dovrebbe portare degli indiscutibili vantaggi per l’ambiente e per l’economia italiana.
Molto interessante la norma cosiddetta sblocca – centrali. Si tratta di un provvedimento che intende rendere più veloce la realizzazione delle infrastrutture energetiche, nel caso in cui l’autorità regionale non intervenga dopo anni, anche se tutto l’iter amministrativo è stato predisposto, dopo che le differenti amministrazioni centrali e locali hanno dato parere positivo e dopo che la valutazione di impatto ambientale è stata predisposta in tutti i dettagli.
Con la nuova norma il ministero potrà appellarsi alla presidenza del Consiglio dei Ministri, in modo da rendere effettivo il procedimento. In questo modo si spera di poter sbloccare i lavori per la messa a punto dei gasdotti e dei rigassificatori da realizzare sulla dorsale adriatica.
Sicuramente a causa di questa norma si prevedono già diverse polemiche. In ogni caso l’obiettivo è sempre quello di non perdere di vista la crescita basata sul raggiungimento dell’efficienza energetica, un elemento che per il nostro Paese si rivela fondamentale.
Il ministro Passera ha dichiarato: “Abbiamo dovuto affrontare il tema delle rinnovabili, perché negli scorsi anni il nostro Paese aveva già preso un impegno pazzesco facendo pesare sulle tasche di cittadini e imprese, con 170 miliardi di euro gli incentivi alle rinnovabili, in particolare sul fotovoltaico. Purtroppo in passato si sono concentrati gli investimenti nei momenti di massimo costo delle tecnologie, dei pannelli. Se avessimo ragionevolmente, come altri Paesi, suddiviso l’investimento, avremmo potuto farne il doppio o il triplo. Comunque abbiamo continuato e messo a disposizione del mondo delle energie rinnovabili circa 60 miliardi di euro, cifra molto importante, spostando però di più verso quelle filiere di energie rinnovabili che sono legate a tecnologie italiane. Sono state fatte scelte non facili, ma importanti.”