Energia idroelettrica: rinnovabile, ma non ecologica

Energia idroelettrica
Continuano a insinuarsi i dubbi sull’effettiva ecocompatibilità delle infrastrutture di sfruttamento dell’energia idroelettrica. A sollevare nuovi timori è infatti il magazine Coal Geology, secondo cui la forza dell’acqua sarebbe in grado di fornire dell’energia rinnovabile a buon mercato, ma l’impatto ambientale delle dighe distruggerebbe gli habitat naturali in maniera irreversibile.

Il magazine si sofferma infatti sulla natura delle infrastrutture necessarie per sfruttare l’energia idroelettrica, ricordando come queste siano riconducibili essenzialmente a grandi dighe, che per la loro realizzazione e per i materiali richiesti, comporterebbero gravi pregiudizi anche alle comunità locali, spesso – come accaduto più volte in Cina – costrette a migrare verso nuove aree di insediamento urbano.
 
L’esempio per eccellenza ci viene infatti offerto proprio dal Paese asiatico, dove per la realizzazione della diga più grande della nazione ben 1,3 milioni di persone hanno avuto l’esigenza di riallocare altrove le proprie abitazioni.
 
La stessa diga, come molte altre infrastrutture di questa tipologia, ha inoltre modificato il paesaggio locale, incrementando in maniera significativa l’inquinamento del fiume.
 
Gli esempi potrebbero tuttavia riguardare anche il “mondo occidentale”. Negli Stati Uniti, ad esempio, sono presenti circa 80 mila dighe, i cui impatti sull’ambiente sono stati, in gran parte, piuttosto invasivi.
 
Insomma, nel settore idroelettrico, pare che trovare un giusto equilibrio tra la necessità di produrre energia pulita e rispettare l’ambiente sia davvero difficile…