Emergenza rifiuti: Terzigno in rivolta per la discarica

[galleria id=”923″]Mentre l’emergenza rifiuti continua a farsi sentire nell’intera Campania, dove l’inefficienza di una discarica nel comune di Terzigno (Napoli) e la notizia dell’apertura di una nuova ha letteralmente scatenato una guerriglia urbana che vede protagonisti gli abitanti del posto. Una bagarre talmente accesa da aver scomodato persino Esercito e Protezione Civile. Se ne sono viste di ogni colore alla televisione: spazzatura a ogni angolo delle strade, bandiere bruciate, sommosse popolari, roghi e urla di povere madri che l’unica cosa che chiedono è pulizia e salute per i propri figli.

Intanto, il Governo (o meglio, la Protezione Civile) ha promesso 14 milioni di euro per la bonifica della discarica di Terzigno, ovvero il pomo della discordia. Tra fetore, sacchi dell’immondizia e roghi la notte scorsa si sono consumati degli scontri tra polizia e cittadini, con scambi incrociati di molotov, bombe carta, petardi, pietre e bottiglie di vetro (terzignesi), manganellate e lacrimogeni (forze dell’ordine). Risultato: centinaia di cittadini contusi (di cui qualcuno in maniera seria), 3 poliziotti feriti, persino un operatore televisivo è rimasto coinvolto.
 
C’è da dire però che in questo i napoletani fanno di tutto, tranne darsi una mano da soli. Invocare la Madonna, di certo non risolverà il problema rifiuti che affligge la loro terra. Un detto popolare recitava “aiutati che il Ciel t’aiuta“. Insomma, se vogliamo metterla sullo stesso piano, nemmeno il Santissimo sembra essere disposto a “scomodarsi” gratuitamente per una popolazione incapace di amministrare correttamente la spazzatura delle proprie abitazioni. I dati sulla raccolta differenziata in Campania sono sconvolgenti: solo il 25% della spazzatura campana viene differenziata, il restante 75% finisce nelle discariche come indifferenziata.